Lo Sport Paralimpico va a Scuola”. Si tratta dell’eloquente denominazione di un evento
del tutto straordinario, che vede l’Istituto Comprensivo “Pentimalli – Campanella –
Paolo VI” impegnato nel segno di una piena sintonia d’intenti con l’Amministrazione
Comunale e l’Associazione “Karol e i numeri primi”, formalmente affiliata alla FIB,
vale a dire la Federazione Italiana Bocce. Ci troviamo di fronte a una ragguardevole
progettazione di natura extracurricolare – che fruisce, peraltro, del prezioso e
competente sostegno della medesima Federazione – la cui strutturazione è stata
appositamente pensata e promossa, per la prima volta in assoluto, nell’ambito sociale
e culturale della città di Gioia Tauro. L’iniziativa è stata avviata dal succitato sodalizio,
presieduto da Barbara Sidoti – tecnico di boccia paralimpica ed educatore
sportivo/scolastico – mentre si muove nel più ampio orizzonte delle finalità del
Comitato Italiano Paralimpico. Il percorso promozionale di questo organismo è più
propriamente volto a sostenere lo sviluppo di iniziative realizzate, tra l’altro, in diretta
cooperazione con le realtà scolastiche – per consentire, dunque, il pieno inserimento
nei processi dell’educazione e degli apprendimenti – nel lodevole tentativo di
avvicinare gli studenti alle pratiche dello sport paralimpico, da una parte tenendo conto
di una comprensione più profonda dei valori di inclusione e uguaglianza, dall’altra
ampliando e rinsaldando lo sviluppo integrale della persona. E’ del resto in questa
nobile e feconda prospettiva di senso che si contestualizza il collaborativo accordo con
l’Istituto Comprensivo “Pentimalli – Campanella – Paolo VI”, che ha per tutto ciò
consentito il coinvolgimento e l’entusiastica partecipazione di ben otto allievi
presentanti disabilità. Il Dirigente Scolastico – Prof. Domenico Pirrotta – accogliendo
con immediatezza la concernente e preparatoria proposta, ha inteso incoraggiare in
modo ulteriore l’importanza di predisporre itinerari sportivi per studenti con disabilità,
osservando opportunamente: “La nostra Scuola non si è mai sottratta al suo compito
istituzionale di valorizzare i bisogni, le capacità e le aspirazioni delle allieve e degli
allievi. Una sfida, questa, raccolta in modo particolare grazie allo sforzo di assicurare
all’universo riguardante la condizione di disabilità – includente anche quanti abbiano
necessità di elevato sostegno – il sacrosanto diritto a una serena e compiuta
integrazione attraverso i previsti percorsi esperienziali e laboratoriali di istruzione,
come pure alla costante disponibilità a istituire una capillare relazione con le agenzie
formative extrascolastiche appartenenti al territorio”. Appare alquanto significativo
ricordare che, a Gioia Tauro, lo sport delle bocce – rinviante all’attività svolta, ormai
da tempo, dall’Associazione “Karol e i numeri primi” – si ispira non solo all’esercizio
di una pratica agonistica, ma ancora prima a una profonda dimensione esperienziale,
che vede attiva protagonista la già menzionata presidente Barbara Sidoti. Il Figlio – il
piccolo e dolce Karol venuto a mancare e il 28 dicembre 2022 – aveva intrapreso
insieme alla mamma questo sport, che con la sua alta valenza educativa si è fino
all’ultimo rivelato come lo spazio e l’espressione di un’ulteriore e notevole opportunità
di crescita esistenziale. E’ appunto per questo che nel progetto paralimpico, pianificato
in collaborazione con la Scuola, continua ad aleggiare la presenza di Karol – peraltro
già allievo dello stesso Istituto Comprensivo “Pentimalli Campanella Paolo VI” – la
cui indelebile memoria è innanzitutto vivificata dall’inesauribile forza della madre. A
questa straordinaria donna va certamente il merito di essere riuscita a trasformare – con
una determinazione spirituale e intellettuale che non conosce precedenti – il vuoto
lasciato dalla sofferente perdita nella forza di un impegno divenuto ormai un messaggio
dal chiaro e potente impatto etico e culturale. Esso trova la sua ragione di essere in un
invito a guardare oltre le apparenze, accogliendo le differenze e costruendo un presente
e un futuro in cui nessuno si senta escluso, nella consapevolezza che anche nel buio
più profondo sia possibile accendere una luce per sé e per altri. L’alto senso di una
testimonianza, questa, i cui valori sono stati riassunti dalla stessa Barbara Sidoti in un
itinerario biografico ed esistenziale, sapientemente strutturato e riportato nella
pubblicazione di un lucido ed emozionante libro, non a caso intitolato: “Il meraviglioso
viaggio di Karol. La vita non diventa buia se c’è chi ti illumina la strada
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