Per gli italiani la presenza dei servizi essenziali sul territorio riveste una grande importanza e vi è un profondo senso di insoddisfazione legato alla loro progressiva contrazione, tanto da generare una crescete disponibilità al trasferimento in un altro Comune. È quanto evidenzia il Cnel in un documento predisposto dal Gruppo di Lavoro sulla desertificazione della rete dei servizi a partire dalle filiali bancarie – coordinato dal consigliere Paolo Pirani – che è stato presentato nel corso dell’Assemblea del 28 novembre.
Si tratta, in particolare, dei dati relativi a un’indagine demoscopica realizzata dal professor Roberto Baldassarri di LAB21.01. L’82,3% del campione considera abbastanza o molto importante che i servizi essenziali siano garantiti nel proprio Comune. Oltre la metà (54,4%) rivela, tuttavia, insoddisfazione rispetto alla presenza dei servizi essenziali. Ben il 92,9% si dice consapevole della loro riduzione negli ultimi anni e, di conseguenza, l’84,2% afferma di essere disponibile al trasferimento in un altro Comune. Quanto ai servizi bancari, l’indagine rivela che solo il 2,9% del campione ha un conto corrente esclusivamente online. Il 90,6% dichiara che aprirebbe un nuovo conto solo in banche con filiali tradizionali o alla posta, percentuale che sale addirittura al 97,9% per chi si affiderebbe a tale tipologia di istituti per aprire un mutuo di acquisto della casa. Tra i servizi bancari ritenuti di maggior rilievo e per il quale sia indispensabile recarsi in filiale, infatti, domina la richiesta di un mutuo per l’acquisto di una casa o di un immobile con il 41,8%, seguito dal 16,4% per un prestito personale, 13,2% per consigli di investimento e gestione del risparmio e il 10,2% per il prelievo di contanti. Il 73,4% degli intervistati ha avuto una percezione molto o abbastanza alta della riduzione o chiusura del proprio sportello di prossimità.
DESERTIFICAZIONE SERVIZI. ODG CNEL: SERVE SINERGIA PUBBLICO-PRIVATO
Il tema della presenza degli sportelli bancari va inquadro in un ambito più ampio relativo al generale indebolimento della rete dei servizi sul territorio, sia pubblici sia privati. È questa l’ottica assunta dall’Ordine del Giorno che l’Assemblea del Cnel ha approvato nella seduta del 28 novembre. Nel documento si sottolinea l’importanza di sviluppare un’azione sinergica tra i due comparti, pubblico e privato, tenendo comunque presente che qualsiasi attività economica per essere vitale e offrire i propri prodotti e servizi necessita di una presenza di una domanda “adeguata”. Le iniziative di collaborazione pubblico-privato possono anche prevedere la messa a disposizione da parte dell’operatore pubblico di un adeguato spazio fisico con le necessarie condizioni di sicurezza, di connettività e infrastrutturali, tenendo conto della necessità di avere interventi differenziati in base, ad esempio, al numero di abitanti. Le evoluzioni demografiche, lo spopolamento di alcune aree dell’Italia, i cambiamenti di uso dei servizi da parte della clientela e le innovazioni tecnologiche debbono essere prese in considerazione per qualsiasi azione di policy, affinché abbia effetti duraturi e sia sostenibile per tutti i soggetti coinvolti, con una chiara individuazione dei bisogni da soddisfare e le fasce di clientela da tutelare. Pertanto, sono auspicabili strategie pubbliche di sostegno sociale ed economico alle zone geograficamente svantaggiate e meno popolate. All’interno di questa azione di politica economica si può rafforzare il ruolo delle banche a supporto delle economie locali, con le diversificate modalità di presenza sul territorio tramite gli sportelli o altre forme di contatto. Altro aspetto meritevole di una riflessione riguarda le normative di assegnazione delle tesorerie degli enti locali. Sarebbe utile un ripensamento della norma che ha sottratto alle pubbliche gare l’attribuzione delle tesorerie. (AGI)
RED/GIN
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui