Valdicecina, 1 dicembre 2024 – La rinascita della ferrovia a un passo dal traguardo. E’ quanto annunciato ieri dal senatore Manfredi Potenti (Lega) nel convegno “La ferrovia storica Pisa-Volterra via Collesalvetti. Passato, presente e futuro”, che ha visto sfilare le amministrazioni comunali di Volterra, Pisa, Cecina, Pomarance, Santa Luce e Fauglia, relatori degli atenei di Pisa e Siena, di Fondazione Ferrovie dello Stato, di RFI, il presidente di Fondazione Crv Roberto Pepi, i vescovi di Livorno e Volterra, con la tavola rotonda moderata dalla giornalista de La Nazione Michela Berti, responsabile della redazione di Siena.
Torniamo all’annuncio del senatore Potenti: dal prossimo 6 dicembre, data spartiacque tra presente e nuovo orizzonte, la tratta ferroviaria potrebbe essere in corsa in sede ministeriale per iniziare, o meglio ripartire, con la propria avventura. Nel dettaglio, la direzione generale per il trasporto e le infrastrutture ferroviarie ha confermato l’indizione, per il 6 dicembre, del tavolo congiunto tra tutti i soggetti interessati, tra cui FS e gli enti competenti sulle ferrovie turistiche, per fare una ricognizione nazionale delle situazioni da esaminare e aggiornare, tra cui la tratta ferroviaria della Valdicecina, per procedere a una rimodulazione del decreto. “Un fatto che può far ben sperare che il pacchetto delle proposte in corsa veda accelerare il suo corso anche per la tratta Saline-Volterra – ha detto Potenti – è pertanto possibile ritenere che, pur nella complessità dei passaggi richiesti, sia presto possibile vedere la tratta oggetto di accordi per finanziare il progetto”.
Il treno dei desideri si avvicina quindi a una dimensione più reale e tangibile. Ed è una sinergia di intenti che accomuna municipi, università, Rfi, Fondazione Ferrovie, Fondazione Crv e le associazioni del territorio, come VolterraTreno, Sos Volterra, ProVolterra, Proloco Saline.
“Se parte il primo treno in modalità dolce, sarà tutto in discesa – le parole di Luigi Cantamessa, direttore generale Fondazione Ferrovie – o ora, o mai più”. Nicoletta Antonias (RFI) ha ribadito, sul ripristino della cremagliera, gli aspetti che riguardano nuove prospettive per vivere il territorio tra identità e paesaggio, memoria storica e innovazione sociale, mentre il professor Marco Antonelli ha gettato il cuore oltre l’ostacolo, pensando anche a ipotesi di ripristino del tratto merci e di un collegamento con la Valdelsa. Ma, in prima battuta, ci sarà il treno turistico, una sorta di porta che si potrebbe poi spalancare al trasporto pubblico. Il presidente Pepi ha rimarcato gli aspetti economici dell’operazione: incremento del turismo, occupazione, attrazione di investimenti e di residenzialità, blocco dello spopolamento, minor impatto ambientale. E, come detto, le amministrazioni comunali già hanno sposato il progetto con una commissione intercomunale, da Pisa a Volterra.
“Un lavoro sinergico per un obiettivo comune – ha detto il sindaco Giacomo Santi – è un modello di sviluppo sostenibile che guarda a una crescita economica e a modernizzare i servizi”.
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