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Lazio-Napoli: tardano le firme dei Prefetti; si temono ricorsi al Tar
Mancano solo 5 giorni alla partita Lazio-Napoli, in programma giovedì sera all’Olimpico, ma il Prefetto di Roma non ha ancora firmato il provvedimento di divieto di acquisto per i residenti della Campania, come indicato dall’Osservatorio del Viminale mercoledì scorso.Secondo indiscrezioni, il Casms avrebbe ratificato il provvedimento che sarebbe stato inviato alle Prefetture (è coinvolta quella di Napoli per il match di domenica 8 al Maradona con analogo divieto per i residenti in Lazio).
In molti ritengono che alla base di tali ritardi ci sia la volontà di scoraggiare un ricorso al Tar come avvenuto con successo per le partite Juventus-Napoli e Como-Parma.
Il divieto – secondo quanto appreso da Milano Azzurra – non dovrebbe riguardare solo i residenti in Provincia di Napoli ma in tutta la Campania.
I biglietti di Lazio-Napoli potrebbero essere venduti tra lunedì pomeriggio e martedì mattina su Vivaticket e nelle ricevitorie autorizzate, in pratica a poco più di 48 ore dal fischio d’inizio. I tempi per un ricorso d’urgenza ci sarebbbero.
L’avvocato Erich Grimaldi, da noi interpellato, ha ribadito l’assurdità di tali provvedimenti che “finiscono per generalizzare invece di attuare piani per garantire a tutti di vedere le partite in sicurezza. Questo ritardo è anomalo perché aspettiamo da 2 giorni“.
Grimaldi ha anche sottolineato che alla firma del Prefetto Giannini si valutera un ricorso. “Attendiamo le motivazioni”, ha spiegato l’avvocato. A presentarlo devono essere gli stessi tifosi anticipando il contributo unico, altro elemento che scoraggia.
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