ll nuovo capo del corpo nazionale dei vigili del fuoco, è un perugino
L’ingegner Eros Mannino, nato a Perugia nel 1961, è stato nominato nuovo capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco. L’annuncio è stato dato dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, confermando il passaggio di consegne con l’ingegner Carlo Dall’Oppio, che da domani, 1° dicembre, andrà in pensione per raggiunti limiti di età.
Una carriera di eccellenza
Entrato nei Vigili del Fuoco nel 1988, Mannino ha costruito una carriera prestigiosa e diversificata. Dopo i primi incarichi come funzionario a Perugia, ha diretto i comandi provinciali di Pavia, Padova, L’Aquila e Trieste, assumendo anche la reggenza dei comandi di Potenza e Pordenone. Ha ricoperto il ruolo di dirigente dell’ufficio di staff del capo del Corpo Nazionale e ha guidato l’Ufficio per la Sicurezza dei beni artistici e storico-culturali presso il Dipartimento dei Vigili del Fuoco.
Nel 2018, è stato nominato dirigente generale, assumendo incarichi di rilievo come direttore regionale per Lazio, Umbria, Friuli-Venezia Giulia e Basilicata, nonché direttore centrale per la Prevenzione e la Sicurezza Tecnica, Antincendio ed Energetica.
Esperto e docente
Specializzato in analisi del rischio e gestione delle attività a rischio di incidente rilevante, Mannino è stato docente a contratto presso l’Università degli Studi di Perugia per il corso “Gestione delle attività di soccorso”. Ha inoltre tenuto seminari sulla sicurezza antincendio e delle strutture presso le università di Pavia, Padova, L’Aquila, Trieste e Udine.
Autore di numerose pubblicazioni, si è occupato di tematiche legate alla sicurezza nei luoghi di lavoro, negli impianti sportivi e nei locali di pubblico spettacolo. Tra i suoi contributi principali figura il “Vademecum STOP”, una raccolta di schede tecniche per la realizzazione standardizzata di opere provvisionali in fase di emergenza, accompagnato dal relativo “Manuale delle opere provvisionali”.
Impegno e innovazione
Oltre alle responsabilità operative, Mannino ha dedicato attenzione alla sicurezza dei beni culturali e alla promozione di soluzioni innovative per migliorare l’efficienza e la sicurezza degli interventi. La sua nomina rappresenta un riconoscimento al lavoro svolto in oltre tre decenni, contribuendo al prestigio del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco.
Con l’inizio del suo mandato, Mannino sarà chiamato a guidare il corpo in un contesto sempre più complesso, caratterizzato da sfide come il cambiamento climatico, la gestione delle emergenze e la prevenzione dei rischi sul territorio.
Ha partecipato attivamente a diverse calamità: durante l’emergenza sismica umbro-marchigiana del 1997 è stato Comandante dei Campi Base dei Vigili del Fuoco di Assisi e Gualdo Tadino, ha coordinato gli interventi nei Beni Culturali presso il C.O.M. di Larino (CB) nel sisma del Molise del 2002; ha diretto il Campo Base di Salò (BS) durante il sisma del Garda nel 2004. Ha ricoperto il ruolo di responsabile del Nucleo di coordinamento per le opere provvisionali (N.C.P.) sia in occasione del sisma aquilano del 2009 presso la Direzione regionale VV.F. per l’Abruzzo, che del sisma della pianura emiliana del 2012; analoga mansione è stata ricoperta durante l’emergenza sismica del 2013 nei territori della Lunigiana e Garfagnana nelle provincie di Massa Carrara e Lucca nonché in occasione del terremoto di Amatrice (RI) del 2016.
Analista di rischio ed esperto di attività a rischio di incidente rilevante, è stato docente a contratto di “Gestione delle attività di soccorso” presso l’Università degli Studi di Perugia, ha svolto numerosi seminari integrativi in materia di sicurezza antincendio e delle strutture presso lo stesso Ateneo e le Università di Pavia, Padova, L’Aquila, Trieste e Udine.
È autore di varie pubblicazioni e articoli in materia di soccorso, sicurezza nelle attività alberghiere, nei locali di Pubblico Spettacolo, negli impianti sportivi e in materia di storia del Corpo Nazionale. È tra gli ideatori del “Vademecum stop”, raccolta di schede tecniche per la realizzazione standardizzata delle opere provvisionali nella fase dell’emergenza, nonché del relativo “Manuale delle opere provvisionali”.
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