Due auto coperte da un velo blu rubano la scena nello showroom Maserati in viale Ciro Menotti. Alle loro spalle, dietro la vetrata, la monoposto rossa guidata nel 1958 da Maria Teresa De Filippis, prima donna a qualificarsi per un Gran premio di Formula 1. È un ponte suggestivo quello che la Casa del Tridente lancia, tra passato e futuro, in questo week end organizzato all’insegna della passione e dell’orgoglio, in cui la parola d’ordine è rilancio, pur senza dimenticare le difficoltà del presente. A metà mattina ecco svelate le protagoniste della “Trident Experience”: una coppia di Maserati GranTurismo 110 Anniversario che fa parte della serie speciale, prodotta in due configurazioni (color rame e blu inchiostro) da 55 esemplari ciascuna, nata per celebrare l’anniversario del marchio insieme con i clienti più appassionati. Le vetture sono realizzata in versione Folgore, ovvero elettriche al cento per cento ma con prestazioni da supercar: velocità massima 320 all’ora, scatto da 0 a 100 km orari in 2,7 secondi. Un’edizione limitata in tanti esemplari quanti sono gli anni della Casa. Il costo? 238 mila euro, Iva inclusa. Il primo a salire al volante per le foto di rito è Santo Ficili, amministratore delegato del Tridente da poche settimane. Ha già dichiarato, dopo la nomina, che per riportare Maserati dove merita il marketing è fondamentale: “Se funziona bene, sono i clienti a generare vendite e risultati economici”. Oggi affronta anche il tema del personale: “Sono figlio di un operaio di Mirafiori e so cosa significa arrivare a fine mese. Il mio primo obiettivo è stare vicino alle persone. Lo sto già facendo, sono molto concentrato per cercare di rimettere nella giusta direzione questo marchio, a Modena ma non solo, con l’aiuto dei miei collaboratori diretti”. E ancora: “Ho trovato in azienda grandissimi professionisti, molto legati al brand e al prodotto: da chi lavora negli stabilimenti a chi si occupa di design, progettazione e vendita. Lo fanno con amore e passione, questo mi rende orgoglioso”. Quanto ai programmi, Ficili annuncia che lavorerà moltissimo sulla rete di vendita a livello globale: “La prima cosa da fare è mettere in linea i concessionari. Non tanto in Italia, dove siamo a posto, ma in altre zone del mondo in cui devono seguirci meglio”.
E intanto parte la kermesse. Il viaggio della “Tridente Experience” prosegue per tutta la giornata, tra momenti istituzionali in sede, dove Ficili ha incontrato il sindaco Massimo Mezzetti, e visite in città (anche a Palazzo Ducale e alla collezione di auto Maserati della famiglia Panini) per i clienti e gli ospiti che partecipano all’evento. Infine la cena di gala a Casa Maria Luigia di Massimo Bottura, mentre la torre di viale Ciro Menotti si illumina di blu. Ma il clou arriva oggi, spiega Elisa Weltert, general manager Maserati Sud Europa, con la sfilata di 110 auto, tra modelli attuali e storici. Poco dopo le 8 il corteo partirà da viale Menotti, guidato dalla Berlinetta carrozzata Pininfarina, fiore all’occhiello nella collezione della famiglia Panini. Si proseguirà in via Emilia per poi raggiungere l’Autodromo di Marzaglia, dove i partecipanti potranno testare qualità e prestazioni di GranTurismo e Folgore, ma anche di GT2 Stradale e GT2 Maserati Corse, auto che hanno segnato il ritorno del marchio nelle corse automobilistiche a ruote coperte. E infine, per completare l’omaggio alla terra di origine, ci sarà un itinerario tra le colline della provincia. Luca Parasacco, da circa sei mesi responsabile di Maserati Europa, sottolinea che “la Granturismo è una vera icona italiana, prodotta su una piattaforma pensata da subito per ospitare motorizzazioni endotermiche o elettriche.
Abbiamo scelto di proiettare la Maserati nel futuro e l’elettrificazione è stato un progetto naturale”. Non a caso, spiega Andrea Pallard, appena nominato responsabile globale comunicazione di Maserati, il logo con il Tridente seguito dal numero 110 sarà presente anche su un’altra vettura di grande importanza: la monoposto elettrica Tipo Folgore, che scenderà in pista nella Formula E. “Per noi – chiosa Weltert – è fondamentale essere italiani al cento per cento. Il sostantivo chiave è performance, il lusso è l’aggettivo a corredo della sportività”.
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