Modena, il sabotatore dei bus con cappello e targa camuffata: ma le telecamere lo smascherano #finsubito prestito immediato – richiedi informazioni –

Le immagini catturate delle telecamere di videosorveglianza del deposito sono state fondamentali per arrivare a lui, il sabotatore di autobus, arrestato venerdì dai Carabinieri dopo aver messo a segno a settembre due pesanti atti vandalici ai danni dell’azienda. Con un vistoso cappello si muoveva con disinvoltura nel parcheggio, sapeva bene come muoversi. E poi la targa dell’automobile camuffata in modo maldestro. Questi alcuni degli elementi che hanno incastrato il 60enne residente nel reggiano che lo scorso 16 settembre, nel primo giorno di scuola, aveva sabotato 51 autobus di Seta forzando le portiere dei mezzi e riempiendo di silicone il blocchetto di accensione. 

La molotov nel piazzale

Una settimana più tardi aveva poi lanciato una molotov nel piazzale riservato al parcheggio dei mezzi, tentando di incendiare una autobus. In mano agli inquirenti i filmati che lo catturano mentre si aggira intorno a un bus, per poi lasciare abbigliamento e attrezzi sul posto. Video ed impronte digitali che hanno portato i militari velocemente sulle sue tracce, come hanno raccontato Marco Zavattaro, comandante della Compagnia di Modena e Giovanni Mura, comandante del reparto operativo. Inoltre l’ex autista aveva goffamente cercato di cambiare la targa della sua autovettura, sostituendo a mano un L con una U. Il 60enne è un ex-dipendente dell’azienda di trasporti, licenziato lo scorso anno dopo 18 anni di servizio e condannato per stalking nei confronti di una collega, sentenza che gli era costata il posto di lavoro. Ora si trova agli arresti domiciliari con braccialetto elettronico. Deve rispondere di tentato incendio aggravato e danneggiamento aggravato.

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