Il gruppo consiliare d’opposizione denuncia la mancata partecipazione dell’amministrazione ai nuovi bandi. La precedente giunta ha lasciato i conti in attivo tra avanzi liberi, progetti finanziati e rinegoziazione dei mutui
POPPI (AR) – Importante occasione persa dal Comune di Poppi per ottenere risorse economiche per un’ulteriore valorizzazione del territorio. La denuncia arriva dal gruppo Poppi nel Cuore che evidenzia la mancata partecipazione dell’amministrazione ai bandi “Interventi di sostegno per le città murate e le fortificazioni” e “Contributi regionali a favore dei Comuni volti alla realizzazione di interventi destinati a parcheggi pubblici” che, promossi dalla Regione Toscana, avrebbero fornito risorse da destinare a diversificati interventi quali l’ammodernamento dei servizi tecnologici o la promozione di nuove attività culturali. L’interrogazione presentata dai consiglieri comunali d’opposizione Carlo Toni, Giovanna Tizzi, Marco Seri e Marco Serrotti per ottenere chiarimenti ha ricevuto dal sindaco una risposta dove la motivazione era indicata nella “mancanza di tempo” per la programmazione dei lavori pubblici, le procedure di affidamento degli incarichi e la redazione degli adempimenti tecnici. «Una motivazione – accusano i consiglieri di Poppi nel Cuore, – inadeguata di fronte alla possibilità di ottenere nuove, significative, opportunità di finanziamento».
Poppi nel Cuore, nel frattempo, rivendica la positiva situazione di bilancio lasciata in eredità dalla precedente giunta che ha guidato il Comune fino al mese di giugno. L’avanzo libero risultava infatti di 347.000 euro e, di questo importo, l’attuale amministrazione ha già impegnato 25.000 euro per il campo di calcio, 120.000 euro per l’acquisto di due lotti di terreno in via Aldo Macconi a Ponte a Poppi e 200.000 euro per un cofinanziamento per i lavori di adeguamento sismico ed efficientamento energetico del palazzetto dello sport “Bindi”. «L’acquisto dei due lotti – continuano i consiglieri di opposizione, – è una scelta discutibile perché l’amministrazione era già in possesso di aree di proprietà dove realizzare innovativi interventi di cohousing. Il finanziamento ottenuto tramite PNRR per “Servizi e infrastrutture sociali di comunità” ammonta infatti a 1.394.000 euro che erano stati già impegnati per i lavori in una porzione del complesso immobiliare ex ONPI che si pone in linea con la strategia di sviluppo delle aree interne con riferimento alle azioni di cohousing per le persone anziane. La nostra decisione era stata, infatti, di far fronte all’invecchiamento della popolazione locale con la previsione di una proposta residenziale abitativa inclusiva e di qualità che riproponga un contesto familiare e domestico condiviso».
La positiva situazione economica è dovuta anche alla rinegoziazione dei mutui contratti a partire dagli inizi degli anni 2000 che è stata effettuata nel 2020, che porterà risparmi nei cinque anni dell’attuale mandato amministrativo per 635.642 euro e che garantirà benefici economici fino al 2034. Un sostegno alle attività comunali è stato garantito, inoltre, dai bandi vinti per interventi in itinere e interventi in via di partenza per il parcheggio di Poppi, per il centro polifunzionale presso la zona di Edilizia Residenziale Popolare di Ponte a Poppi, per l’ex ospedale dove è stato attivato lo spazio CU.RA. – Curiamo la Cultura, per l’ampliamento dell’asilo nido, per la ciclopista, per l’abbattimento delle barriere architettoniche al castello tramite l’installazione di un ascensore o per la riqualificazione dell’area camper nel parcheggio della Crocina. «Con tutti i progetti già vinti dalla precedente giunta guidata da Carlo Toni – concludono i consiglieri di Poppi nel Cuore, – l’attuale amministrazione può vantare molti lavori già finanziati per i prossimi anni, dunque capiamo ma non condividiamo la scelta di non partecipare a nuovi bandi. Fondamentale è avere la capacità di problem solving per cogliere le varie opportunità e la lungimiranza per attuare nuovi investimenti a favore del territorio e della comunità: la sicurezza è che l’attuale situazione economica non richiede di dover necessariamente ricorrere al partenariato con il privato e permette anche di dotarsi delle figure professionali necessarie per portare avanti progetti e servizi».
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