L’amministrazione comunale ha presentato nel corso dell’ultimo consiglio comunale l’intervento di riqualificazione dell’area di Sant’Antonino presente lungo via 25 aprile e la strada provinciale3 dove molti anni fa sono state realizzate delle parti strutturali oggi in pieno stato di degrado e abbandono per un totale di 10.000 m². L’amministrazione comunale ha dato degli incarichi professionali per arrivare a un progetto definitivo che è stato inserito nel piano triennale su tre annualità.
Si riqualifica l’ecomostro
L’area è interessata da una procedura fallimentare che si è conclusa nel 2017, sono state indette 13 aste che sono andate tutte a vuoto. Il progetto redatto dallo studio da Vattaro ha un quadro economico di 1.500.000 €. Si partirà subito con la demolizione delle strutture perché non sono più recuperabili e l’area sarà dedicata a servizi pubblici grazie alla variante al piano regolatore realizzata dall’architetto Toselli. L’intenzione dell’amministrazione è quella di realizzare dei campi da tennis e altre strutture sportive. L’analisi del geologo non ha presentato problemi. Il piano particellare di esproprio ed ha valore di 36.000 €, che l’ultimo valore base dell’asta. Dopo l’approvazione del punto l’amministrazione partirà con l’esproprio che però ha una procedura diversa rispetto a quelli precedentemente già effettuati perché quest’area appunto era stata sottoposta a fallimento.
Saluggia accende un mutuo
Il sindaco: « Si tratta del primo atto per recuperare l’area dell’ecomostro di Sant’Antonino. Dopo un incontro con la minoranza abbiamo deciso di dividere l’intervento in più lotti. Il primo lotto avrà il valore di 500.000 € per il quale apriremo appunto un mutuo. Abbiamo deciso di intervenire in maniera cauta su questo intervento e siamo anche seguiti da un legale . Il primo lotto consiste nella trasformazione dell’aria in un prato verde, i lotti successivi poi vedranno la realizzazione degli impianti sportivi». Il punto è passato all’unanimità quando invece l’amministrazione comunale ha presentato il bilancio che prevede l’apertura del mutuo per la realizzazione appunto di questo primo lotto la minoranza si è schierata contro.
Lo scontro
Il capogruppo di minoranza Relino sul punto ha precisato: «Sul bilancio di previsione 25-26-27 non rileviamo novità sostanziali rispetto ai bilanci passati se si esclude la scelta di accendere un mutuo per realizzare il primo lotto dell’area di Sant’Antonino comunemente detta ecomostro. Il nostro gruppo si è espresso favorevolmente al recupero dell’area approvando il progetto nei punti precedenti del consiglio, ma non siamo d’accordo sulla scelta di accendere un mutuo. E’ una posizione che vogliamo portare alla riflessione di tutti i consiglieri. L’amministrazione Barberis nel suo secondo mandato ha scelto, di utilizzare il 50 % delle compensazioni nucleari per abbuonare ai cittadini Irpef, Tari, mensa scolastica, scuolabus, luci votive, casetta acqua. E’ stata una scelta che anche alcuni degli attuali consiglieri hanno appoggiato, adottando un criterio trasversale, quindi non proporzionato alla reale condizione economica di ogni nucleo familiare. Si decise di portare a zero l’Irpef a tutti indistintamente, idem la Tari, scuolabus, ecc. Tale scelta ha condizionato in modo pesante il bilancio comunale che, con questa struttura, non ha praticamente risorse disponibili per realizzare opere o investimenti. Con questo vogliamo dire che, consapevolmente avete scelto di ingabbiare il bilancio comunale e adesso vi prendete anche la responsabilità di accendere un mutuo caricando i costi sugli anni a venire, costringendo i futuri amministratori ad aumentare, nonostante tutto, le spese correnti per mantenere l’impegno che voi oggi assumete. Comprenderete quindi che scegliere di ingabbiare il bilancio, perché tornava comodo elettoralmente, forse si sta rivelando oggi come una scelta quantomeno discutibile. Accendere un mutuo è una scelta di comodo e per questo non la condividiamo. Noi avremmo scelto di attendere l’approvazione del bilancio 2024, nei primi mesi del 2025, per utilizzare parte dell’avanzo che, come tutti gli anni, ci presentate a consuntivo».
Ma Farinelli non accetta lezioni e in un monologo spiega la situazione: «Con un budget annuale di circa 2 milioni di euro e delle compensazioni passate, sono stati portati avanti progetti per migliorare la comunità, nonostante le critiche iniziali che accusavano il gruppo di focalizzarsi solo su parcheggi, porfido e piazze.
L’obiettivo era rispettare il programma elettorale e completare opere strategiche per lo sviluppo locale. Il comune, pur avendo 25 milioni di euro accantonati, non ha voluto utilizzare tali fondi per precauzione, in attesa di possibili sentenze sfavorevoli. Una scelta di responsabilità». Sull’accensione di mutui, Farinelli ribadisce che il loro impatto finanziario è minimo rispetto ai benefici. Inoltre, critica chi propone aumenti delle tasse senza indicare usi concreti e prioritari dei fondi raccolti. «Amministrare significa trovare un equilibrio tra chiedere sacrifici ai cittadini e offrire benefici concreti. – conclude Farinelli – È importante mantenere coerenza e credibilità, evitando promesse irrealizzabili». Per lui, il ruolo dell’amministrazione non è organizzare eventi, ma garantire investimenti utili e sostenibili per il benessere della comunità.
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