Ha ottenuto la grazia parziale del presidente della Repubblica Sergio Mattarella Agostina Barbieri, 63 anni, finita a processo per l’omicidio, l’11 luglio 2021 a Borghetto Borbera (Alessandria), del marito Luciano Giacobone, 64 anni.
In Corte d’Assise era stata condannata a 4 anni e 10 mesi: tra carcere e domiciliari ha scontato circa un anno, per il resto della pena è stata affidata ai servizi sociali, dove farà volontariato per un’associazione del territorio.
I giudici della Corte d’Appello avevano rimandato gli atti alla Corte Costituzionale per valutare la richiesta della difesa di concedere le attenuanti per aver agito per motivi di particolare valore morale e sociale. Corte Costituzionale che, poi, ha riconosciuto prevalenti sull’aggravante del rapporto di parentela le attenuanti generiche, della provocazione e per proteggere il figlio.
«Con una giusta decisione finale – commenta il difensore Lorenzo Repetti – si pone la parola fine a una brutta storia familiare che ha creato dolore e sofferenza a Tina e, sicuramente, anche al figlio Andrea. Sono stati lunghi anni di violenza, infatti, non solo per la Barbieri».
L’11 luglio 2021 nella casa di Borghetto Borbera, dopo aver sedato il marito, la donna gli ha stretto il collo con lacci da scarpe. È stata poi sempre lei ad avvertire i Carabinieri e ad aspettarli.
Negli ultimi tre mesi l’escalation di violenza era diventata insopportabile, una situazione nota a Borghetto: a inizio gennaio 2022 agli avvocati – all’epoca Lorenzo Repetti era affiancato da Silvia Nativi – era pervenuta una raccolta firme partita spontaneamente dai compaesani per farle sentire la loro vicinanza anche al figlio Andrea, non risparmiato dalla violenza del padre.
(Unioneonline/D)
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