L’allarme non è ancora “rosso” a livelli estremi ma diciamo che sopra il suo tasto c’è già il dito pronto a premere. I numeri del mondo occupazionale, prendendo in esame quanto emerge fino ad oggi in questo 2024, sono molto preoccupanti e rischiano di mettere ko un sistema produttivo, specialmente quello manufatturiero, che nella nostra provincia ha subito nell’ultimo decennio una profonda frenata. I dati al 30 settembre scorso pubblicati nel bilancio sociale Inps ci dicono che la situazione per quanto concerne la Cassa Integrazione è di un milione e 214mila ore già consumate (erano 690mila a giugno) che sono già di più di quelle che sono state erogate in tutto il 2023 e, di conseguenza, quasi raddoppiate rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Facendo dei calcoli, prendendo spunto dai riferimenti nazionali, si tratta di una perdita complessiva nel periodo di 4.485 euro che non entrano nelle tasche dei lavoratori, ovvero una prospettiva di almeno tre mesi senza aver riscosso lo stipendio. Sullo stesso piano, vuol dire anche circa 6.200 posti di lavoro equivalenti che, da gennaio a settembre scorso, sono stati in cassa integrazione e molti dei quali a zero ore.
“Andando avanti di questo passo c’è il rischio di tornare a livelli del 2021, ovvero l’anno post-Covid quando ci furono complessivamente tre milioni di ore di cassa integrazione nella nostra provincia ma, ovviamente, quella era una situazione ben diversa da quella attuale – afferma il segretario provinciale della Cgil, Daniele Gioffredi – fra l’altro in questi dati non sono comprese le ore dell’artigianato e del terziario. Vedendo di fronte a noi una desertificazione del manifatturiero (che oggi incide per il 22% sugli occupati totali nella provincia di Pistoia, ndr), vuol dire che se non ci sarà ripresa e questi numeri continueranno a salire, molti di questi lavoratori per ora soltanto stimati come a rischio, diventeranno disoccupati o dovranno essere ricollocati. A questo, poi, come stiamo vedendo si aggiunge anche ciò che succede nel sistema moda e del calzaturiero, che sono ambiti importanti per la nostra provincia, dove ci sono aziende ferme e, soprattutto, con zero prospettive per il futuro”. A livello generale i settori che tengono di più in provincia sono quelli del metalmeccanico e dell’alimentare ma, di fronte a questi numeri, un sistema che va verso il collasso si porta con sé la perdita di professionalità e, di conseguenza, una minore attrattività futura in sede di investimenti da parte di imprenditori e realtà produttive.
“Questo vuol dire perdere l’intera filiera, come per esempio nel settore del lusso – aggiunge Gioffredi – è evidente che serve un rifinanziamento della Cig e noi chiediamo che per il 2025 venga ripristinata perché deve servire a coprire dove finiscono le altre coperture. Serve una politica industriale che da parte di questo Governo non c’è ed è uno dei motivi che ci ha portato già due volte in piazza nel corso dell’ultimo mese”.
Saverio Melegari
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui