Fumata nera sulla nuova rottamazione delle cartelle in extremis nel decreto legge Fisco. Su una nuova rottamazione delle cartelle le possibilità per ora sono a zero. A mettere un punto sulla questione è il viceministro dell’Economia Maurizio Leo che intercettato alla Camera durante i lavori per la conversione in legge del dl fisco (dl 155/24) sentenzia: “Di rottamazione adesso non se ne parla”.
Leo era alla Camera dove è iniziato l’esame del decreto Fisco, licenziato dal Senato la scorsa settimana.
Il decreto fiscale ‘collegato’ alla manovra è arrivato in commissione bilancio della Camera blindato. Ciò significa che i 175 emendamenti, nessuno da parte della maggioranza, sono di fatto solo una formalità, considerando anche che, per agevolare gli uffici nell’esame delle ammissibilità, le forze di opposizioni avrebbero scelto di ripresentare le stesse modifiche proposte a palazzo Madama.
Quindi l’iter adesso prevede le comunicazioni di eventuali inammissibilità, mentre martedì 3 dicembre nel pomeriggio il decreto è atteso il Aula dove il Governo porrà la fiducia. Il decreto legge dovrà essere convertito in legge entro il 18 dicembre e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale entro tale data.
Una nuova rottamazione
Maurizio Leo frena: “Per adesso non se ne parla”. Richieste in proposito erano state avanzate con emendamenti sia al decreto Fisco sia alla manovra, ma non sono risultati poi in nessuno dei due casi tra i segnalati dei partiti.
I contenuti del decreto
Resteranno immutate le novità previste dal decreto. Tra le più significative dal punto di vista fiscale c’è la riapertura dei termini per aderire al concordato, il bonus Natale da 100 euro una tantum in tredicesima, la possibilità di pagare gli acconti per l’anno di imposta 2024 in cinque rate a partire da gennaio 2025 e le modifiche al credito Zes.
Riapertura dei termini del concordato preventivo biennale
Con l’approvazione del decreto in seconda lettura alla Camera sarà definitiva sia l’indicazione della riapertura fino al 12 dicembre 2024 del concordato preventivo biennale sia del ravvedimento speciale collegato per le partite Iva soggetti Isa.
Bonus di Natale ampio
In tredicesima il bonus da 100 euro arriverà anche alle coppie di fatto. I requisiti rimangono quelli definiti nel decreto Omnibus: reddito lordo fino a 28 mila euro e almeno un figlio a carico. La palla passa adesso ai datori di lavoro stanno inviando le comunicazioni ai propri dipendenti che dovranno inoltrare la autocertificazione per dimostrare di possedere i requisiti.
Via libera agli acconti a rate
Anche per quest’anno si conferma la possibilità di pagare gli acconti per l’anno di imposta 2024 in cinque rate a partire da gennaio 2025. Resta adesso da capire come l’informazione sarà ufficializzata considerato che gli acconti sono scaduti il 2 dicembre, ma il decreto non ha ancora terminato il suo iter di approvazione.
Credito Zes
Il decreto prevede la possibilità di indicare nuovi investimenti realizzati tra il 1° gennaio 2024 e il 15 novembre 2024, rispetto a quelli già comunicati all’Agenzia delle entrate. Così che gli investimenti da considerare ai fini del calcolo dell’ammontare massimo del credito d’imposta per ciascun beneficiario risultino essere quelli riportati nella comunicazione integrativa.
Payback sanitario
Via libera anche al riordino dei criteri di riparto tra le regioni e le province autonome delle risorse del payback farmaceutico, cioè quel sistema che impone alle aziende fornitrici di dispositivi medici di restituire una certa quota del loro fatturato quando superano i tetti di spesa sanitaria previsti per ogni Regione. I nuovi paletti terranno conto non solo del numero degli abitanti di ogni Regione, ma anche dell’entità dello sforamento.
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