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La Dinamo batte Trieste e respira #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Prova di cuore e carattere dei sassaresi, che superano la forte matricola friulana al PalaSerradimigni e scacciano i fantasmi della crisi

Lotta, sbuffa, spreca ma non molla mai e alla fine la porta a casa. Una vittoria di grande carattere quella centrata dalla Dinamo contro Trieste, battuta 98-86 al PalaSerradimigni. Due punti meritati e pesanti che danno una vera e propria boccata d’ossigeno alla classifica e portano fiducia, in un gruppo che ne aveva davvero bisogno. Sassari ha provato diverse volte l’allungo decisivo, ma solo nell’ultimo quarto è riuscita a mantenere il margine conquistato, grazie ad una miglior propensione difensiva e trovando in attacco, quella fluidità che aveva avuto solo a sprazzi. Ancora una volta a trascinare i sassaresi è stato Giovanni Veronesi, sempre più al centro del quintetto e del progetto. Ma buoni segnali sono arrivati, seppur a tratti anche da Bibbins, 14 punti e tanta vivacità sia in attacco che in difesa. Stesso discorso per un Renfro che, se ben innescato ha dimostrato di avere armi importanti.

Markovic oltre al lungodegente Udom deve fare fare a meno di Sokolowski, rientrato malconcio dagli impegni con la nazionale. In quintetto c’è Veronesi.

Il match inizia proprio con una sua tripla dall’angolo e con due punti in transizione di Halilovic per il 5-0 del Banco che fa infuriare il coach triestino, indotto a chiamare un immediato time out dopo un minuto e 8 secondi dalla palla a due. Il Banco ha l’approccio giusto anche in difesa, Trieste è un po’ fredda (9-3). Ross e Johnson riportano però subito sotto gli ospiti (9-10) che addirittura mettono il naso avanti con un contro break di 7-0. Bibbins è molto vivace e spinge la transizione offensiva trovando con facilità il penetra e scarica, non capitalizzato dai compagni. Ross intanto infila la sua terza tripla, seguito poi dal compagno Uthoff per il +3 ospite, pareggiato poi dal neo entrato Tambone (16-16). A 3.40 dal tramonto del primo quarto entra anche Cappelletti per un buon Bibbins. Bendzius dall’arco mette la firma sul nuovo contro sorpasso biancoblù. Sassari allunga sul +5 con i liberi di Renfro (21-16 a 2.41 ma Valentine dall’angolo accorcia subito le distanze e Ruzzier sorpassa, sempre da fuori (21-22). Nella sostanza è un primo quarto senza padroni, fatto di parziali e contro parziali che termina in perfetta parità a quota 27.

Secondo quarto. La Dinamo è poco reattiva e spesso mal posizionata a rimbalzo, specialmente offensivo e questo gli costa qualche punto subito. Veronesi oltre alla solita buona vena offensiva, ci mette anche tanto impegno in difesa, mentre Fobbs fa bene la difesa ma è nullo in attacco e questo non può non essere un problema. A metà del secondo periodo il testa a testa prosegue (35-34). A 2.38 dall’intervallo Trieste approfitta di un momento di appannamento del Banco e prova a scappare (44-48) con l’ennesima tripla dall’angolo che costringe Markovic a chiedere un minuto di sospensione che da i suoi effetti perchè la Dinamo va negli spogliatoi sopra di un punto sul 49-48. A metà gara il top scorer è Veronesi con 13 punti, messi insieme con 3 triple, un canestro da due e altrettanti tiri liberi. Sassari patisce a rimbalzo, 13 contro i 20 dei giuliani. bene Bendzius (11 punti) e Bibbins (9).

Terzo quarto. Parte meglio Sassari che va sul 57-50 al 23′ con Bibbins e Veronesi. E’ sioprattutto il piccolo play americano a farsi apprezzare e a suonare la carica, tuffandosi e lottando in difesa e alzando il ritmo in attacco. Una fiammata di Fobbs (finalmente) vale il massimo vantaggio (59-50 a 5.29 dalla sirena del terzo quarto). E’ il momento nel quale Sassari deve fare uno step, quello di tenere botta al ritorno degli ospiti, ma i biancoblù non sono così solidi e Trieste si rifà sotto (59-56) partendo da una difesa più aggressiva sul quale il Banco sbatte ripetutamente, non trovando più soluzioni offensive efficaci. Il fallo di Cappelletti sul tiro da tre sbagliato di Campogrande manda il numero 12 in lunetta a completare la rimonta (64-64). E’ Fobbs dopo il letargo del primo tempo a dare una bella mano ai suoi arrivando in un amen a mettere insieme 12 punti nel suo tabellino personale, ridando un piccolo vantaggio ai suoi (71-67). La tripla sulla sirena di Uthoff (quarta personale) fa male perchè i biancoblù non commettono prima il fallo come richiesto da coach Markovic e il periodo si chiude 73-70. Da considerare che Trieste deve fare a meno di Ross per un infortunio muscolare già dal secondo quarto.

Ultimo quarto. Anche nell’ultimo quarto la Dinamo parte meglio, ma il copione non cambia, perchè la continuità è un optional in questa squadra e dopo il +6, arriva l’ennesimo pareggio ospite (76-76). Sassari non ha mai la solidità e la durezza mentale per tenere a distanza gli avversari quando riesce a guadagnare un piccolo margine. E’ Tambone l’uomo caldo con le sue triple nella prima fase dell’ultimo periodo ma è la bomba di Bibbins a 6.33 dalla sirena a far saltare il palazzetto, portando ancora i biancoblù a +6, ritoccato a+8 sul 86-78 da capitan Bendzius. Il coach ospite Christian chiama il minuto di sospensione in un momento nel quale il nuovo allungo sassarese potrebbe essere fatale ai suoi. Ora al Banco servono pazienza, solidità e killer instinct. Rientra Veronesi dopo il quarto fallo fischiato a Tambone che ha avuto un ottimo impatto sulla gara. Anche Renfro trova punti, , finalmente ben imbeccato in attacco dai compagni. A 3.40 dalla fine la Dinamo è sopra 88-82 con palla in mano e Fobbs dalla lunetta incrementa il vantaggio portandolo ancora una volta a 8 lunghezze (90-82). La partita vive comunque una fase frenetica con errori da ambo le parti, con i biancoblù che sciupano banalmente un paio di canestri facili da sotto, non sfruttando le chances di chiuderla. Il canestro del +9 di Renfro più la sua palla recuperata in difesa sanno tanto di mamma butta la pasta, ma sono le due bombe di Veronesi a scrivere la parola fine su una partita che il Banco porta a casa meritatamente con pazienza, cuore e carattere.

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Procedura celere

Dinamo Banco di Sardegna – Pallacanestro Trieste 98-86

Progressione punteggio: 27-27 / 49-48 / 73-70 /

Dinamo: Cappelletti 6, Bibbins 14, Piredda, Vasselli, Trucchetti, Halilovic 6, Fobbs 14, Tambone 9, Veronesi 24, Bendzius 13, Vincini, Renfro 12. Coach Nenad Markovic

Trieste: Crnobrja, Bossi 5, Ross 9, Deangeli, Uthoff 15, Ruzzier 10, Campogrande 6, Candussi 14, Brown, Brooks 11, Johnson 6, Valentine 10. Coach Jamion Christian

Arbitri: Sahin, Bongiorni, Catani

Il commento del coach biancoblù Nenad Markovic: “Oggi era molto importante vincere, avevamo lavorato molto duro in questa settimane di pausa, ma in realtà abbiamo lavorato al completo solo negli ultimi giorni. Non avevamo Sofo, unendo tutti questi fattori segnare 98 punti una partita così pesante psicologicamente non è da poco. Psicologicamente guardando la partita si è capito che la palla pesava un po’ di più e sono state fatte cose che sapevamo di non dover fare. Nel primo tempo non abbiamo giocato una buona difesa, abbiamo concesso tanti tiri aperti e rimbalzi offensivi, siamo però rimasti in partita e poi a capire come crearci vantaggio, giocando il pick and roll. Questa è una vittoria importante per la classifica e per la fiducia. Nel secondo tempo abbiamo giocato una difesa migliore e questo ci ha consentito di trovare fluidità e continuità in attacco. Veronesi? il suo apporto è molto importante, è un giocatore che non ha paura di tirare e prendersi le responsabilità in attacco ed è molto efficace in difesa. Mette grande spirito in campo, ho parlato con lui a un certo punto, perchè mi ero accorto che non aveva capito esattamente il suo ruolo e da quel momento ha avuto uno switch mentale e i risultati si stanno vedendo”. 

Le parole del MVP della gara Giovanni Veronesi: “Vittoria importante, sapevamo che sarebbe stata una partita difficile contro una bella squadra. Sono contento di aver giocato bene, ma sono contento soprattutto per la vittoria, abbiamo giocato bene di squadra. La chiacchierata col coach? abbiamo parlato della fatica che stavo facendo a tornare dall’infortunio, da quel momento mi ha dato più fiducia e minuto e piano, piano sono riuscito a conquistarmi lo spazio. Spero che questa sia la vittoria della svolta, abbiamo una partita mercoledì e arriva al momento giusto, per dimostrare a noi stessi che possiamo ripeterci. Ora l’obiettivo deve diventare anche quello di riuscire a vincere anche fuori casa, la distanza dalle prime otto è ridotta. La differenza con la Legadue? l’intensità è maggiore, ma non ho avuto grosse difficoltà da quel punto di vista, semmai ho avuto qualche difficoltà ad assimilare i concetti del coach, per me nuovi. Il mio obiettivo è far bene e dimostrare di poter stare a questo livello”.

Aldo Gallizzi

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