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Il conservatorio Venezze ha appena visto cadere il veli sulla sua nuova facciata che già può pensare in grande con nuovi e ulteriori lavori di ammodernamento grazie ai finanziamenti che sono in arrivo. Il ministero dell’Università e della Ricerca ha infatti dato il via libera a uno stanziamento di quasi 34 milioni di euro “per l’ammodernamento strutturale e tecnologico delle istituzioni dell’Alta formazione artistica musicale e coreutica del Veneto”.

Perché, a beneficiare del finanziamento, oltre all’Accademia di Belle Arti di Verona (3,14 milioni), all’Accademia di Belle Arti di Venezia (4,38 milioni) e ai conservatori di Vicenza (4,86 milioni), di Venezia (5,25 milioni), di Castelfranco Veneto (9,80 milioni) e di Verona (5 milioni), sarà anche il Conservatorio statale rodigino al quale sono stati destinati 1,5 milioni.

“Accademie, Conservatori e Istituti superiori delle industrie artistiche sono le ‘università’ italiane delle arti: infrastrutture di creatività, identità e talento, dove la passione diventa professione e l’ingegno si trasforma in innovazione: investire in questi spazi non significa solo migliorare gli edifici, ma renderli più moderni, funzionali e all’avanguardia, per supportare al meglio la formazione delle future generazioni di artisti e professionisti”, rimarca il ministro Anna Maria Bernini.

Le risorse destinate alle istituzioni del Veneto fanno parte di uno stanziamento totale di 272.544.515 di euro, fondi per il finanziamento dei 54 istituti italiani dell’Alta Formazione artistica, musicale e coreutica risultati idonei per interventi di ammodernamento strutturale e tecnologico.

Esattamente due anni fa, era stato appaltato l’intervento di manutenzione straordinaria di Palazzo Venezze, per un valore di 716.801 euro, che aveva una durata stimata in un anno dalla consegna dei lavori, ma che inevitabilmente si è protratta più a lungo, tanto che le impalcature sono state smontate solo lo scorso ottobre. I lavori si articolavano in interventi su tetto e copertura, per fronteggiare le infiltrazioni e realizzare un complessivo miglioramento strutturale, interventi sugli studioli del piano secondo mezzanino con la realizzazione di nuove pareti, contropareti e controsoffitti in cartongesso per il miglioramento termico, ma anche acustico, visto che la mancanza di un isolamento adeguato impedisce di usare le piccole aule contemporaneamente, perché i suoni degli strumenti si sovrappongono, nonché interventi sulle facciate, di pulizia, restauro di intonaci e marmorino, pulizia di pietre e metalli ed opere di difesa dall’umidità.