«Se anche fosse solo uno sarebbe troppo, il femminicidio non è come un incidente stradale.»
Con queste parole, il presidente delle ACLI provinciali di Sassari, Giuseppe Fresu, ha aperto l’evento #NONSEISOLA, un’iniziativa che ha coinvolto la cittadinanza sulla sensibilizzazione al tema della violenza di genere nell’ambito della campagna “Nessuno è straniero all’umanità” promossa dall’assessorato regionale del Lavoro.
Piazza d’Italia a Sassari si è trasformata in un luogo di riflessione e impegno, con l’obiettivo di promuovere consapevolezza e conoscenza degli strumenti di prevenzione e dei servizi di aiuto disponibili a livello nazionale, regionale e provinciale.
La piazza è stata animata da due punti informativi: uno dedicato alla campagna regionale ‘’Nessuno è straniero all’umanità’’ e un altro curato dal CAV Progetto Aurora, AICEM e Centro Contro le Discriminazioni, che hanno offerto materiali informativi e risorse utili per informare i cittadini.
Il presidente provinciale Giuseppe Fresu ha sottolineato i dati allarmanti di questo fenomeno negativo: nel 90% dei casi, il femminicidio è compiuto da persone con una relazione con la vittima. Ha quindi evidenziato la necessità di riconoscere le situazioni di violenza e sviluppare competenza, conoscenza ed empatia, ribadendo l’importanza di creare reti di supporto efficaci, in cui istituzioni credibili e affidabili possano collaborare con la società civile, aggiungendo che «conquistare la fiducia delle persone in difficoltà è un passo fondamentale per intervenire con successo».
Il sindaco di Sassari, Giuseppe Mascia, ha garantito il proprio impegno per portare l’educazione al rispetto e alla parità di genere nelle scuole. Tra gli altri interventi, si sono alternati Lavinia Rosa di APS Ponti Non Muri, che ha affrontato la condizione femminile in Palestina, la dott.ssa Giovanna Piana del Centro Anti Violenza, Gianluca Chelo dell’Ordine Professioni Infermieristiche, Antonio Gavino Santoni del Coordinamento Giovani ACLI e Sabrina Sanna del Coordinamento Donne ACLI.
Un momento simbolico è stato realizzato dalle volontarie del Servizio Civile, che hanno ricordato il motto “in piedi davanti a una donna”, mostrando in silenzio il segno antiviolenza. L’evento è stato reso accessibile grazie alla traduzione simultanea in Lingua Italiana dei Segni (LIS) curata da Maria Vittoria Lai.
«Le ACLI sono pronte. Nei nostri spazi sul territorio siamo attenti ai più piccoli segnali di disagio, pronti a far scattare l’allarme e a creare percorsi di ascolto e protezione», ha concluso Giuseppe Fresu, ringraziando tutti i partecipanti e il Sindaco per il supporto istituzionale.
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