Raccogliendo la sollecitazione delle tre associazioni rappresentative del mondo della cooperazione lucana (Confcooperative, Legacoop e Agci), la Regione, su indicazione del Presidente Bardi, intende convocare, nel primo trimestre 2025, la prima Conferenza regionale sulla cooperazione.
Lo ha annunciato l’Assessore allo Sviluppo Economico Francesco Cupparo intervenendo a Rifreddo di Pignola nel pomeriggio alla Giornata Cooperativa 2024, un evento che celebra la forza della cooperazione come motore di crescita per comunità e territori sul tema “Ri-connettere comunità e territori: cooperare per tessere nuove narrazioni”.
Nel sottolineare che la Legge regionale n. 12/2015 riconosce alla cooperazione ed al suo sistema associativo, così come nell’art. 45 della Costituzione Italiana, “la funzione sociale ed economica quale strumento utile al rafforzamento della coesione sociale e dello sviluppo territoriale, nonché all’incremento dell’occupazione”, Cupparo ha riferito che il Dipartimento per il 2024 assicurerà un contributo di sostegno all’azione delle Organizzazioni Cooperative nella misura di euro 250mila euro , di cui una prima tranche di 209mila euro sarà liquidata nei prossimi giorni dagli Uffici dell’Assessorato.
A seguito della richiesta pervenuta dalle associazioni della cooperazione l’Assessorato è riuscito a individuare le risorse nell’ambito di economie delle annualità precedenti dei fondi royalties 3% (Art. 45 della legge 23 luglio 2009, n. 99 e ss.mm.ii.)
La Regione – ha spiegato l’Assessore – con LR n. 12/2015 ha istituito il “Fondo per il sostegno dell’occupazione nelle imprese cooperative” con lo scopo di finanziare iniziative, da realizzare in Basilicata, volte alla costituzione di nuove imprese cooperative nonché allo sviluppo e al consolidamento di quelle già esistenti.
I finanziamenti concedibili sono finalizzati a sostenere la partecipazione e formazione del capitale sociale delle cooperative (formazione professionale dei soci, dei lavoratori e del management dell’impresa), il finanziamento degli investimenti materiali ed immateriali (ad es. acquisizione di servizi reali funzionali alle loro strategie gestionali e di investimento), il consolidamento di situazioni finanziarie e di ristrutturazioni aziendali.
Come segnalato dalle associazioni del comparto, il Fondo rotativo attuato nel 2020 si è rivelato uno strumento utile e in grado di garantire liquidità alle imprese cooperative finanziando interventi di un importo minimo di 50mila e importo massimo 350mila.
Come richiesto dalle associazioni di settore, l’Assessorato – ha detto Cupparo – intende autorizzare il reimpiego delle somme già erogate a valere sul fondo che stanno rientrando (1,5 milioni di euro) e assicurare un ulteriore stanziamento per consentire il finanziamento di altre cooperative per nuovi investimenti e nuova occupazione.
In riferimento alla cooperazione di comunità- ha detto ancora Cupparo – siamo consapevoli della sua importanza, tenuto conto che ha dimostrato di essere un modello di impresa resiliente soprattutto nelle aree in cui gli indicatori demografici ed economici sono esplicativi di un disagio sociale (come le aree interne); crea i presupposti per presidiare il territorio promuovendo la partecipazione attiva dei cittadini al fine di sviluppare attività eco-sostenibili finalizzate alla produzione di beni e servizi, al recupero di beni ambientali e monumentali, alla creazione di offerta di lavoro e alla generazione di capitale sociale.
Pertanto, in linea con la Legge regionale 12/2015 (articolo 12), stiamo valutando di riservare alle imprese di comunità un importo di 1 milione di euro nell’Avviso pubblico rivolto in generale alla creazione di nuove imprese ed al sostegno delle start up (a valere sul PR FESR 2021/2027), sul quale stanno lavorando gli uffici del Dipartimento.
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