Sassari. «Con Natale e Capodanno vogliamo creare nuovi rapporti con le istituzioni del territorio». Gli eventi di queste settimane costituiscono l’inizio di un nuovo percorso di collaborazione tra enti e associazioni protagonisti a Sassari. «Per noi è un momento importante nei primi mesi del nostro mandato. Dopo la Faradda è il secondo momento cruciale, che segna la nostra attività amministrativa e di programmazione». Parole del sindaco Giuseppe Mascia, che lunedì mattina ha introdotto così la conferenza stampa di presentazione del calendario degli eventi programmati dall’Amministrazione comunale per tutto il mese di dicembre. Con una grande novità: la sinergia con altri enti, a cominciare dalla Camera di Commercio, e con le associazioni, in particolare dei commercianti, come i centri commerciali naturali. Un nuovo approccio alla gestione della città insomma. «Ogni anno Sassari, come altre realtà, programma e organizza per fare in modo che Natale e le Festività in generale siano una occasione di ripresa per la città e il territorio – ha spiegato Mascia –. Ma teniamo a sottolineare che la nostra città ha bisogno di un nuovo approccio e di un nuovo modo di guardare alle cose e al modo con il quale interfacciarsi al suo territorio. In questi primi sei mesi non avete letto una sola dichiarazione negativa né da me né dai componenti della giunta. Siamo consapevoli che la nostra città ha bisogno di un respiro nuovo e che ci dobbiamo lasciare alle spalle la strana attitudine che abbiamo di contorcerci su noi stessi ed evidenziare elementi negativi».
«Dobbiamo guardare avanti tentando di abbracciare città e territorio con propensione a ottimismo e voglia di fare. Sassari è una città complicata e complessa, che ha bisogno di uno sguardo nuovo – ha insistito il primo cittadino sassarese –. Abbiamo deciso di intraprendere un cammino comune con le istituzioni del territorio, e questo è il momento giusto, che possono essere partner multipolari e non parti contrapposte per un accordo che ci faccia ragionare insieme. Accordi limitati nel tempo sono stati fatti in passato, come una serie di azioni che hanno sempre avuto però il respiro corto. Adesso stiamo coinvolgendo Camera di Commercio, associazioni dei commercianti e Saba Italia, con la quale il Comune ha un vicendevole rapporto di gestione dei parcheggi. E intendiamo istituire, e con questa prima azione diamo sostanza, un nuovo approccio di gestione dei nostri parcheggi, un accordo foriero di raggiungere un sistema di parcheggio più ampio in città, in modo adeguato e ragionevole, che sia funzionale in permanenza per il centro cittadino».
Ma il nuovo accordo per Sassari intende istituire un rapporto strutturato e fecondo con chi si occupa di funzioni fondamentali, «che possa proiettare Sassari nella scrittura nuova di un patto territoriale, che passa anche tramite gli attori del nostro territorio, e loro sono parte importante di questo patto, come anche l’Uniss. Sassari ha un enorme bisogno di cambiamento. E iniziamo perché tutto il centro sia frequentabile, la parte ottocentesca e la parte bassa, con iniziative correlate tra loro. Sassari risponde bene perché ha un tessuto di operatori culturali che sanno pensare alla loro città. Non iniziative che debbano essere spostate qui da altri comuni».
Cambia anche il Capodanno. «Siamo partiti da una scelta preliminare: tentare di organizzare a Sassari veri concerti – ha detto ancora Giuseppe Mascia –. Ai ragazzi che magari non conoscono artisti più grandi dobbiamo fare capire che queste cose fanno bene e Gianna Nannini risponde a quell’altezza. Tra le cose fatte bene ci sarà spazio per tutti i gusti, anche la musica contemporanea e non contemporanea, e per la musica classica».
Un’idea di città che ora si definisce meglio. «A breve faremo alcune scelte amministrative importanti. Ma innanzitutto c’è la pace sociale: risolveremo alcune questioni che sono ordine del giorno da un po’ di tempo. Tutto ciò nelle more di ritrovare alcune provviste economiche per avere qualche altra iniziativa da qua all’Epifania che possa trovare il giusto significato ma sostanziare cose a cui teniamo. E come accadono nel centro ottocentesco devono accadere anche nella parte più difficile del centro storico», ha concluso Mascia.
(lufo)
Correlati
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link