Il Consiglio di Stato ha finalmente fatto chiarezza sulla vicenda legata all’assegnazione della gara d’appalto per il servizio di igiene pubblica nella città di Brindisi.
I magistrati dell’ultimo grado di giudizio amministrativo, infatti, hanno accolto il ricorso presentato dalla seconda classifica (Teknoservice srl) secondo cui AVR (all’epoca della gara Teorema) non aveva i requisiti per poter ricevere l’assegnazione di tale gara.
E invece il dirigente del settore Ambiente dell’epoca (avv. Mario Marino Guadalupi) ha sempre sostenuto il contrario, inducendo in errore il suo Assessore (all’epoca l’architetto Tonino Bruno) e l’intera Amministrazione Comunale.
Le conseguenze di quell’aggiudicazione azzardata sono sotto gli occhi di tutti, visto che Teorema-Avr in tredici mesi ha fatto crollare la raccolta differenziata ed ha ridotto la città ad un immondezzaio. Peraltro non si è proceduto alla revoca del contratto nonostante palesi e ripetute inadempienze della stessa società ed anche chiare “agevolazioni” rappresentate dall’aver concesso ad Avr-Teorema di occupare locali comunali e di aver effettuato il servizio pur in assenza del numero di mezzi previsto nel capitolato d’appalto.
Adesso il Sindaco Marchionna – visto che ci troviamo di fronte ad un giudizio definitivo – dica con chiarezza se vuole mandare a casa questa società per far subentrare chi ne aveva diritto sin dal primo momento o se vuole infilarsi in una disperata controversia legale, con danni per milioni di euro a carico dei cittadini.
Ma soprattutto dica che provvedimenti intende assumere nei confronti di chi ha trascinato il Comune di Brindisi in questo tragico errore.
Lino Luperti e Michelangelo Greco – consiglieri comunali
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