Un bambino di 11 anni è
stato trasferito con un volo militare dall’aeroporto di Lamezia
Terme a quello di Firenze per un trattamento salvavita. Il
bimbo, riferisce l’Asp di Catanzaro, è giunto alle 12.00 di ieri
al Pronto soccorso dell’oespedale “Giovanni Paolo II” di
Lamezia. Operato recentemente per una rara patologia oncologica
cerebrale all’Ospedale Meyer di Firenze, “presentava una
sintomatologia neurologica che richiedeva un inquadramento
adeguato ed il consulto con i sanitari che erano intervenuti
recentemente”.
Il bambino è stato assistito da una equipe multidisciplinare
composta da pediatri e anestesisti. Mentre erano in corso gli
approfondimenti diagnostici, “molto rapidi grazie alla dotazione
diagnostica completa del nosocomio lametino”, sono stati
contattati i Centri pediatrici di riferimento per la patologia,
per primo il Meyer, ed è stato attuato il protocollo di
emergenza che prevede una chiara divisione dei compiti e
l’interazione dei ruoli professionali. Nel protocollo è compreso
il supporto ai genitori, assistiti e rassicurati da personale
specializzato.
La collaborazione fra il Dipartimento Materno infantile e
Dipartimento di Emergenza, con il supporto della Direzione
sanitaria e Direzione strategica dell’Asp di Catanzaro ha
garantito l’attivazione delle diverse funzioni necessarie in
questi contesti. Grazie ai Carabinieri è stata attivata la
Prefettura, mentre in parallelo partiva una segnalazione per il
Comando operativo interforze per l’attivazione di un aereo
dell’Aeronautica Militare dedicato a queste esigenze. L’aereo,
poi richiesto dalla Prefettura di Catanzaro, è atterrato a
Lamezia alle 15, ha preso a bordo il piccolo, la mamma e
l’equipe sanitaria che lo aveva in cura (un’anestesista e una
infermiera del Pronto soccorso) ed è decollato alla volta di
Firenze, dove era atteso al Meyer. Alle ore 17,40 il bambino, in
condizioni cliniche stabili, è stato affidato alle cure dei
medici specialisti di Firenze per il proseguo delle cure.
“La vicenda, dall’epilogo fino ad ora favorevole – è scritto
in una nota dell’Asp – testimonia come una organizzazione
preventiva adeguata e la stretta sinergia tra le Istituzioni
siano fattori determinanti per garantire il successo anche in
condizioni di grave criticità. Dalle 12 a Lamezia alle 17.40 a
Firenze; nel mezzo, inquadramento diagnostico e stabilizzazione
clinica; un tempo record che però, per chi soffre, è comunque
infinito. L’Azienda sanitaria di Catanzaro ringrazia tutti gli
operatori che si sono adoperati in modo esemplare in questa
circostanza, l’Arma dei Carabinieri e la Prefettura, annunciando
che continuerà a seguire le vicende sanitarie del piccolo
attraverso i Dipartimenti aziendali coinvolti”.
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