Non lo avevano visto al lavoro, nĂ© al bar: un’assenza che ha destato sospetto tra amici e colleghi che hanno allertato i soccorsi. Sono stati i vigili del fuoco di Treviso a trovare Marco Magrin morto nel garage della palazzina in cui aveva vissuto fino a poco tempo prima. Il 53enne indossava un pesante giubbotto, il berretto calcato in testa per proteggersi dal freddo che penetrava in quel garage non riscaldato: proprio il freddo potrebbe aver provocato una crisi cardiaca che lo ha ucciso.
Marco Magrin morto in un garage a Treviso
Magrin, originario del Padovano, aveva un lavoro regolare in un’azienda locale trevigiana, ma uno stipendio troppo basso per pagare l’affitto. Sfrattato dal suo appartamento si era “trasferito” nel garage della stessa palazzina in attesa di trovare una nuova soluzione abitativa compatibile con il suo reddito e abbastanza vicina al luogo di lavoro.
L’uomo aveva pubblicato qualche annuncio sui social in cui informava di essere alla ricerca di un alloggio. Il sindaco di Treviso, Mario Conte, parla di una storia “che fa riflettere, molto triste” e che si sarebbe potuta affrontare se avesse trovato il coraggio di chiedere aiuto. Pare infatti che Magrin avesse tenuto all’oscuro dei sui problemi i familiari e i conoscenti piĂ¹ stretti, ai quali forse per un senso di dignitĂ non aveva voluto far conoscere la sua situazione.
Era stata una residente indicare agli amici che lo cercavano, come da tempo il 53enne viveva nel garage, una situazione che Magrin, per pudore, non aveva mai voluto raccontare a nessuno, sperando che quello fosse solo una soluzione temporanea. Una squadra dei vigili del fuoco, aperto il box, hanno trovato il corpo senza vita dell’uomo steso a terra, vestito con berretto e giacca. I carabinieri di Treviso hanno poi affidato la salma al padre e alla sorella per i funerali.
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