Quattro anni e mezzo per Angelo Arigoni, Fabio Mardollo, Daniele Quaggia e Albino Mario Frigeri, due anni e mezzo per Ewald Schmutz
Solitamente arcigne quando si tratta di pretendere mille garanzie per erogare un mutuo a chi vive di stipendio, ben piĆ¹ leggere sembrano essere state le banche fattesi raggirare nel 2016 dalla fantasia di truffatori che si presentavano con biglietti da visita contraffatti del marchio Polaroid spa, gruppo che per questo figurava tra le parti offese dal reato di contraffazione, tuttavia prescrittosi in sentenza al pari delle singole truffe. Ma almeno il concorso nella bancarotta di alcune delle societĆ utilizzate per la truffa ĆØ sopravvissuto al gong della prescrizione: abbastanza da far rompere il salvadanaio dei 4 imputati condannati ora dal Tribunale di Milano non solo a 4 anni e mezzo (Angelo Arigoni, Fabio Mardollo, Daniele Quaggia e Albino Mario Frigeri), ma anche (insieme a Ewald Schmutz, condannato a 2 anni e mezzo e 320.000 euro di confisca per reati tributari) a risarcire con 8,6 milioni Banca Intesa San Paolo, Bpm, Bper e Credito Emiliano.Ā
I 5 italosvizzeri, padovani e romani erano stati accusati dai pm Baj Macario e Civardi di associazione a delinquere per essere riusciti a farsi dare maxifinanziamenti attraverso Ā«lo sconto di fatture artatamente create e che non sarebbero state pagateĀ», per poi subito distrarre questi soldi dai conti delle societĆ adoperate per la truffa e infine lasciate andare in bancarotta. La truffa si ĆØ prescritta, e al posto dellāassociazione a delinquere il Tribunale ha optato per il concorso nella bancarotta delle societĆ utilizzate dai truffatori attorno alla Marketeasy Italia srl. Le banche, causa prescrizione delle truffe di cui erano state vittime, sarebbero rimaste a secco se ā con gli avvocati Paolo Grasso, Matteo Mangia, Davide Tassinari e Enrico Ferrari ā non avessero trovato almeno la possibilitĆ di insinuarsi nel dissesto delle societĆ fallite: i giudici Nicola Clivio, Paola Filippini e Fabio Subinaghi liquidano in via diretta quasi 1,9 milioni di euro di risarcimento a Banco Bmp, 1,5 milioni a Bper, e quasi 4 milioni a Banca Intesa San Paolo, mentre una provvisionale (sul futuro risarcimento in sede civile) di 1,2 milioni va al Credito Emiliano.
lferrarella@rcs.it
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