La tutela degli animali deve essere una priorità per la società civile
Oggi alla Sala stampa della Camera dei deputati, a Palazzo Montecitorio è stato presentato il Rapporto Sbilanciamoci! 2025 un documento alternativo alla Legge di bilancio del Governo redatto da “Sbilanciamoci”, realtà che riunisce 50 organizzazioni e reti della società civile italiana impegnate sui temi della giustizia sociale e delle alternative di politica economica che siano anche etiche, e che da quest’anno include anche LAV.
La “Controfinanziaria” contiene misure per la lotta a diseguaglianze e ai cambiamenti climatici e da questo anno, grazie alla nostra partecipazione, anche in favore degli animali.
Tra le priorità a tutela degli animali, dell’innovazione e di una ricerca etica nel Rapporto Sbilanciamoci! 2025, trovano collocazione la richiesta di rifinanziamento del fondo per la ricerca senza animali, sospeso dal 2022, e il sostegno ai progetti per sviluppare il vaccino GonaCon contro la Peste Suina Africana, metodo alternativo all’uccisione dei cinghiali.
Il Rapporto prevede anche il rifinanziamento del fondo per la lotta al randagismo, sospeso da anni, fondamentale per arginare un problema che incide sulla sofferenza degli animali e sulla salute pubblica, e anche sul turismo, nonché del Fondo istituito dalla Legge di bilancio dello scorso anno destinato a sostenere i proprietari di cani e gatti che versano in situazione di fragilità economica nel pagamento di visite veterinarie e operazioni chirurgiche veterinarie nonché nell’acquisto di farmaci veterinari.
Tra le proposte anche nuovi finanziamenti per agevolare la convivenza con gli animali familiari e prevenire l’abbandono, anche attraverso l’allineamento dell’IVA su cibo e prestazioni veterinarie, sui quali grava un fisco ingiusti che, nonostante cani e gatti siano parte integrante delle nostre famiglie, li considera al pari dello champagne degli altri beni di lusso. L’allineamento dell’IVA sui valori delle prestazioni mediche e degli alimenti per gli umani è una questione di giustizia sociale, mentre attualmente, i costi veterinari elevati e una detrazione fiscale minima per le spese veterinarie penalizzano le famiglie italiane, scoraggiando adozioni e aumentando l’abbandono.
Infine, per il contrasto al maltrattamento degli animali e la lotta al cambiamento climatico, il Rapporto prevede un finanziamento ad hoc per la riconversione degli allevamenti intensivi includendo l’eliminazione delle gabbie, affinché la tutela degli animali diventi una vera priorità e venga ridotto l’impatto della zootecnia sull’inquinamento dell’ambiente e sulla biodiversità.
La tutela degli animali deve, infatti, essere una priorità per la società civile ed essere posta al centro delle politiche presenti e future, a tutela dei loro diritti e anche della salute pubblica, favorendo pertanto una transizione veramente ecologica, innovativa e in linea con quanto già tracciato dall’Unione Europea nell’ambizioso Green New Deal.
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