Nel terzo trimestre l’utile netto di Sace sale a 477 milioni di euro (+54%). Superati così anche i target del piano industriale «grazie al miglioramento della rischiosità del portafoglio, alla gestione dei costi efficace e alle positive azioni di recupero su crediti politici e commerciali» nonché all’incremento del risultato della gestione degli investimenti (pari a 263,4 milioni di euro, +28%) spiega il gruppo assicurativo-finanziario partecipato dal Mef.
Di pari passo, si è confermato il supporto alle imprese italiane da parte di Sace, nel solco degli obiettivi del piano avviato a inizio 2023: con i 33,3 miliardi di euro mobilitati nei primi nove mesi del 2024 a favore di 55 mila imprese – soprattutto medie e piccole. Il supporto complessivo garantito da Sace negli ultimi due anni tocca così quota 88 miliardi, il 78% dell’obiettivo del Piano Insieme 2025.
I principali settori supportati
Garanzia Archimede, Protezione rischi catastrofali e nuove soluzioni per spingere l’export nei mercati ad alto potenziale sono «le pietre miliari degli interventi di Sace nei primi 9 mesi del 2024», informa il gruppo stesso.
Dei 33,3 miliardi complessivamente mobilitati nei primi nove mesi dell’anno, 24,1 miliardi sono andati ad attività di export-internazionalizzazione e i restanti 9,2 a supporto della competitività delle imprese sul mercato domestico. Il Programma Push, con cui Sace fa da apripista alle imprese italiane nel mondo, garantendo finanziamenti a controparti estere in mercati ad alto potenziale per l’export Made in Italy, ha raggiunto quota 7,3 miliardi di operazioni realizzate, pari a circa il 30% dei 24,1 miliardi mobilitati a supporto di attività di export e internazionalizzazione al 30 settembre.
Per quanto riguarda la Garanzia Archimede, strumento a supporto dei nuovi investimenti delle imprese italiane effettuati sul territorio nazionale, dall’avvio dell’operatività (delibera Cipess del 29 maggio 2024), sono state deliberate complessivamente 33 operazioni per un impegno totale di 4,9 miliardi di euro. Molte sono inoltre le operazioni allo studio, per un impegno complessivo stimato di 5,3 miliardi, che dovrebbero perfezionarsi tra la fine del 2024 e l’inizio del 2025.
Nell’ambito della protezione dei rischi catastrofali, infine, Sace ha lanciato la polizza «Protezione Rischio Clima» che consente alle imprese di assicurare terreni e fabbricati, impianti e macchinari, attrezzature industriali e commerciali contro i danni provocati da calamità naturali ed eventi catastrofali come sismi, alluvioni, esondazioni, inondazioni e franamento. Il prodotto è disponibile anche in versione semplificata e digitale (smart) della copertura sul portale esghub.it di Sace. La società è inoltre pronta a intervenire nell’ambito dello schema assicurativo introdotto dalla manovra 2024, garantendo, attraverso una convenzione di riassicurazione, le compagnie assicurative italiane che supportano le imprese colpite da eventi catastrofali. (riproduzione riservata)
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