Per l’eccellente lavoro svolto con impegno e dedizione merita profonda gratitudine da parte di tutti noi. Ha compiuto 250 di vita ma non sente il peso degli anni, anzi ogni giorno opera con sempre maggior vigore. Uno sguardo sui brillanti risultati raggiunti in provincia di Savona è dovuto.
di Gianfranco Barcella
Considero l’opera della Guardia di Finanza, a baluardo della legalità, preziosa e meritoria per il bene della Democrazia e la tutela dei principi costituzionali, fondamento del nostro vivere civile e sociale. Inoltre contribuisce a valorizzare il credo nelle Istituzioni, proprio oggi che molte volte prevale un senso di scetticismo e di discredito nei confronti dell’agire politico.
Già il suo motto: NEC RECISA RECEDIT, (neanche recisa, retrocede) nato da una dedica di Gabriele D’Annunzio ad un suo ufficiale, durante l’impresa di Fiume, è un imperativo morale, che dovrebbe essere impresso nella coscienza di tutti. Non bisogna dimenticare, inoltre, che ricorrono i 250 anni dalla Fondazione del Corpo. La nascita della Guardia di Finanza risale all’Ottobre del 1774, quando venne costituita la “Legione Truppe Leggere”, Corpo Speciale istituito per il servizio di vigilanza finanziaria ai confini, oltre che per la difesa militare. Compiuta l’unificazione d’Italia, i vari Corpi di Finanza dei decaduti Stati Italiani si fusero nel “Corpo delle Guardie Doganali”, istituito nel 1862 per vigilanza doganale, nonché in tempo di guerra, impiegato per la difesa dello Stato.
Con la legge 8 Aprile 1881, n.149 il Corpo assunse la denominazione di “Corpo della Guardia di Finanza” con la funzione di tutelare gli interessi dell’Amministrazione Finanziaria e concorrere alla difesa dell’ordine e della sicurezza pubblica. Nel 1906, al Corpo fu accordato un ordinamento autonomo con la costituzione del Comando Generale e nel 1907 gli venne inoltre concesso l’uso delle stellette a cinque punte, simbolo comune dell’appartenenza alle Forze Armate. Nel 1923 venne istituita la Polizia Tributaria Investigativa, contingente specializzato della Regia Guardia di Finanza, composto da militari in abito civile, impegnati in speciali servizi di investigazione per prevenire e reprimere il contrabbando ed altre tipologie di frode, combattere l’evasione dei tributi, e in modo particolare, la criminalità organizzata. Durante i due conflitti mondiali Le Fiamme Gialle pagarono un alto contributo di sangue con 4.209 caduti, anche in tempo di pace. Il Corpo ha mostrato generoso altruismo e fattiva solidarietà, prestando soccorso alla popolazione, in occasione di gravi calamità.
Un forte impulso alla modernizzazione venne dato nel secondo dopoguerra; tra il 1952 ed il 1954 vennero istituiti: il “Servizio Statistico”, dotato di un centro meccanografico, il “Servizio Aereo” e il “Servizio Cinofilo”. Con la riforma ordinativa tracciata dal D.P.R. n.34 del 1999 è stato completato l’adeguamento dei compiti istituzionali, mentre il D.Lgs n.68 del 2001, confermando l’ordinamento militare del Corpo, ne ha esaltato il ruolo di Forza di Polizia con competenza generale in materia economica e finanziaria a tutela del bilancio pubblico delle Regioni, degli Enti Locali e dell’Unione Europea.
Pietra miliare nella Storia delle Fiamme Gialle è la Legge del 3 Giugno 2010 n.79, la quale ha previsto la possibilità di nominare il Comandante Generale della Guardia di Finanza anche tra le fila dei propri Generali di Corpo d’Armata. Dal 1 gennaio 2017 la Guardia di Finanza è diventata, in virtù del Decreto Legislativo 19 agosto 2016, n.177 e nell’ambito del sistema di sicurezza delineato dalla Legge 1° Aprile 1981 n.121, l’unica Forza di Polizia sul mare. A partire dal 1° Gennaio 2018 , i Nuclei di Polizia Tributaria hanno assunto la denominazione di Nuclei di Polizia Economico-Finanziaria (Decreto Legislativo del 29 Maggio 2017 n.95). Inoltre, nel recente passato, la dimensione internazionale delle attribuzioni del Corpo è stata valorizzata mediante l’impiego con compiti di assistenza, consulenza ed addestramento delle polizie locali di vari Paesi del mondo (Kosovo, Afghanistan, Haiti e Libia), sia in ambito NATO sia in operazioni di peacekeeping e di cooperazione internazionale.
Il Corpo della Guardia di Finanza, negli anni, si è anche reso spesso promotore di iniziative di solidarietà a favore di cittadini in difficoltà e che vivono in contesti esistenziali difficili, nonché promozionali, per divulgare verso i più giovani, quelli che sono i diversi ambiti istituzionali di competenza del Corpo della Guardia di Finanza, per meglio far conoscere in sostanza “cosa fanno le Fiamme Gialle”, in ossequio anche ad un protocollo d’intesa stipulato con il M.I.U.R. (Ministero dell’Istruzione Università e della Ricerca) avente quale tema di base l’Educazione alla Legalità. In tale contesto ed in occasione anche della ricorrenza del 250° Anniversario della Fondazione del Corpo, il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona ha inteso promuovere alcuni eventi che posso sinteticamente tratteggiare:
“Fiamme Gialle savonesi per la solidarietà – Serata di beneficenza” –
Nell’ambito delle celebrazioni per il 250° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, tra le iniziative tese a promuovere la solidarietà e la tutela della salute il Comando Provinciale di Savona, nella serata del 27 giugno 2024, si è fatto promotore di un evento benefico presso il proprio compendio militare che si è sviluppato attraverso un focus di sensibilizzazione, a cura di medici specializzati e di personale dell’Italian Resuscitation Council (IRC) sulle manovre di Rianimazione Cardiopolmonare (RCP).
Alla dimostrazione in parola è seguito un concerto di musica jazz del complesso di fama internazionale The Duet.
L’iniziativa ha consentito di devolvere offerte che andranno a costituire un complessivo budget finalizzato all’acquisto di defibrillatori di ultima generazione ed altro materiale sanitario, donati dal Corpo a selezionate Associazioni senza fini di lucro del territorio impegnate nell’ausilio a persone connotate da maggiore fragilità.
Nell’ambito delle celebrazioni per il 250° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, tra le iniziative tese a sviluppare la sensibilità ecologica e l’educazione culturale, il Comando Provinciale di Savona ha organizzato un evento nel Comune di Cairo Montenotte a beneficio di giovani ospiti di Comunità socio-educative e Case famiglia della Provincia, accompagnati dai rispettivi educatori.
Tale iniziativa, svoltasi nella giornata di sabato 27 luglio 2024, ha visto la partecipazione delle Fiamme Gialle savonesi oltreché il coinvolgimento dell’Amministrazione comunale di Cairo Montenotte e della Camera Minorile di Genova e si è sviluppata attraverso una escursione lungo i sentieri del percorso naturalistico della Riserva dell’Adelasia, con sosta per un breve momento conviviale presso un rifugio alpino, concludendosi con una visita guidata presso il Ferrania Film Museum, ove gli intervenuti hanno avuto modo di apprendere i trascorsi delle più importanti realtà industriali a livello comprensoriale di rilevanza mondiale, nonché apprezzare, tramite la
proiezione di filmati dell’epoca restaurati su pellicola 8 mm., specifici cortometraggi.
L’intera giornata, svoltasi in un clima di particolare e significativa interazione, ha consentito di avvicinare tutti i partecipanti all’iniziativa al personale del Corpo che si è dimostrato ancora una volta al servizio dei cittadini in particolare di giovane età.
“Fiamme Gialle savonesi in arte per la solidarietà – Concorso Artistico – Savona 18 ottobre 2024.
Nelle celebrazioni per il 250° Anniversario della Fondazione della Guardia di Finanza, tra le iniziative tese a promuovere la solidarietà e l’educazione quali strumenti di sviluppo sociale ed economico, il Comando Provinciale di Savona ha indetto un concorso artistico che ha visto la partecipazione degli studenti delle Scuole Secondarie savonesi di secondo grado; finalità del concorso è stata quella di rappresentare tramite elaborati pittorici e grafici i poliedrici profili del Corpo ed i sottesi valori ed ideali che ispirano l’attività quotidiana di tutte le Fiamme Gialle.
Nel corso dell’evento si è promossa una raccolta volontaria di offerte destinata all’acquisto di materiale medicale/sanitario, finalizzata alla
successiva donazione dello stesso ad associazioni senza fini di lucro del savonese che si occupano di assistenza alle persone fragili o caratterizzate da situazioni di disagio.
Per quanto concerne gli aspetti operativi, la Guardia di Finanza, nei tempi odierni, nell’ambito del territorio nazionale, ha compiti istituzionali di contrasto alle frodi fiscali ed all’economia sommersa, di vigilanza sulla spesa pubblica, di lotta al contrabbando ed opera anche nel settore doganale e dei prodotti energetici. Contrasta inoltre gli interessi economico-patrimoniali della criminalità organizzata ed il riciclaggio di valuta, tutelando nel contempo i diritti di proprietà e dei consumatori in generale. Si oppone infine ai traffici illeciti, controllando gli scambi economici del territorio e svolge anche servizio di pubblica utilità. Concorre infine al mantenimento della sicurezza ed all’ordine pubblico. Chi volesse segnalare un caso di evasione fiscale alla Guardia di Finanza, può contattare quindi direttamente il numero: 117. Trattasi di un numero gratuito di pubblica autorità messo a disposizione di tutti i cittadini dalle Fiamme Gialle, 24 ore su 24. Per le violazioni amministrative, quale il mancato rilascio dello scontrino o della ricevuta fiscale, si può procedere alla verbalizzazione dell’illecito aspettando la pattuglia sul posto.
Il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Savona è comandato, attualmente, dal Colonnello Aldo Noceti. L’ufficiale è sposato e padre di due figli, originario di Lavagna (GE), si è arruolato nel Corpo nel 1990, frequentando l’Accademia di Bergamo, il massimo istituto di formazione del Corpo. Nel corso della sua carriera di ufficiale ha ricoperto incarichi operativi in diversi Reparti Territoriali del Corpo, nonché di Stato Maggiore presso il Comando Generale di Roma, oltre che di docenza nei primari istituti di formazione del Corpo. Laureato in
Giurisprudenza, Scienze Politiche, Scienze Diplomatiche e Internazionali, oltre che in Scienze della Sicurezza Economico Finanziaria, il Colonnello Noceti ha frequentato il Corso Superiore di Stato Maggiore Interforze (ISSMI), nonché la 70° Sessione di Studi presso il Centro Alti Studi per la Difesa (IASD). In possesso di diversi master universitari è inoltre esperto di contabilità militare, autore e coautore di pubblicazioni ed articoli nel settore della fiscalità. Sotto la Sua autorevole direzione la Guardia di Finanza di Savona ha portato a termine numerose ed importanti operazioni di servizio, tra le quali vale la pena di menzionare: “Operazione Aurelia Bis”. Nel corso della quale veniva contestato un danno erariale per oltre SETTANTA MILIONI DI EURO. I lavori pubblici in argomento, in origine consistevano nella realizzazione di un’asse tangenziale alla Città di Savona, della lunghezza di circa 5,2 km, che avrebbe dovuto collegare il casello autostradale di Albissola Superiore all’ hub portuale del capoluogo. Nel corso delle indagini esperite dalle Fiamme Gialle savonesi, su delega della Procura Generale presso la Sezione Giurisdizionale della Corte dei Conti della Liguria, è emerso come i lavori per la costruzione dell’infrastruttura avessero subito diverse interruzioni dovute a rilevanti inconvenienti tecnici (imprevisti geologici nelle operazioni di scavo delle gallerie, carenze progettuali, difficoltà legate agli espropri per la legittima opposizione dei proprietari…) sorti nel corso dell’avanzamento, fino a giungere alla definitiva interruzione. In particolare dall’esame della documentazione acquisita, il tratto di <Aurelia bis> è risultato non idoneo a collegare direttamente il citato casello con l’hub portuale di Savona. L’attività d’indagine ha inoltre consentito di individuare specifiche criticità, imputabili alla “stazione appaltante” (che aveva affidato i lavori ad una ATI) che hanno condizionato l’intero corso dell’appalto, fino a causare un quantificato danno erariale per oltre 70 milioni di euro.
L’intervento operato dalle Fiamme Gialle savonesi conferma ancora una volta l’importanza dell’azione del Corpo, indirizzata alla tutela della legalità con particolare riferimento alla spesa pubblica, a costante salvaguardia dei bilanci europei, nazionali e locali.
“Contrasto al traffico di sostanze stupefacenti”- I Finanzieri del Comando Provinciale di Savona, nel corso di un’attività di contrasto al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti sul territorio del capoluogo, hanno tratto in arresto per detenzione illecita di sostanze stupefacenti il titolare di un negozio di ortofrutta e la sua convivente, trovati in possesso di circa 3Kg di Hashish, oltre ad un quantitativo di cocaina, pari approssimativamente a 6 dosi. Nel dettaglio, i militari dopo aver notato movimenti sospetti nelle adiacenze dell’attività commerciale sita in un via del centro della città, hanno avviato una specifica azione di osservazione, acquisendo chiare evidenze indiziarie in
merito alla possibilità che il locale fosse utilizzato quale luogo di custodia del narcotico. La perquisizione del negozio, effettuata con l’ausilio di una unità cinofila in forza al Gruppo, ha portato al rinvenimento di 5 panetti di hashish del peso complessivo di circa 2,5 Kg. Nel corso delle attività è stata inoltre rivenuta una bilancia di precisione, utilizzata per la suddivisione delle singole dosi. In ambito di altra attività volta al contrasto del traffico e dello spaccio delle sostanze stupefacenti, a tutela della collettività, segnaliamo ancora l’arresto di due soggetti di nazionalità italiana ed il contestuale sequestro di circa 18 Kg di cocaina, diversi telefoni cellulari, denaro contante e due auto di grossa cilindrata. Sono in corso ulteriori accertamenti atti a verificare chi fossero i destinatari dell’ingente partita di droga, che una volta messa in
vendita sulle piazze di spaccio, avrebbe generato profitti illeciti per oltre 1 milione 300 mila euro.
“Attività di contrasto al lavoro sommerso” – Le Fiamme Gialle del Comando Provinciale di Savona, attuano da tempo avviato un’attività di contrasto al lavoro sommerso con la contestuale verifica del rispetto della tutela dei diritti dei lavoratori, che sono tra le linee di indirizzo strategiche della Guardia di Finanza, al fine di recuperare le somme illecitamente ed a vario titolo sottratte alle casse erariali, nonché alla prevenzione di condotte illecite e soprusi che i dipendenti possono vedersi costretti a subire, pur di mantenere il proprio posto di lavoro, spesso a condizioni economiche e di prestazione orarie non aderenti alla normativa giuslavorista. I militari del Gruppo di Savona, nell’ambito di tale attività hanno quest’anno già individuato, nei comuni di Savona, Albissola Mare, Albisola Superiore, Quiliano, Loano e Varazze, nr. 22 lavoratori in nero/irregolari, dei quali nr. 3 soggetti risultavano percepire sussidi pubblici quali il Reddito di Cittadinanza, mentre nr. 2 lavoratori sono risultati anche sprovvisti di permesso di soggiorno. Si evidenzia che gli stessi, non essendo regolarmente assunti, non erano nemmeno conseguentemente coperti ai fini assicurativi, in caso di sopravvenuto infortunio sul lavoro. Agli individuati 14 datori di lavoro che erano soliti impiegare la suddetta manodopera irregolare, ed operanti nei diversi settori commerciali (assistenza domiciliare, edilizia, ristorazione e commercio), è stata irrogata la c.d. “ maxisanzione ”, prevista dalla normativa in materia.
particolare riferimento all “Ecobonus ” ed al “ Bonus Facciate”. Dagli accertamenti eseguiti , sviluppati in sinergia con i funzionari dell’Agenzia delle Entrate, è stato acclarato come i crediti d’imposta fossero del tutto inesistenti, in quanto ottenuti tramite l’utilizzo di false fatture per lavori da eseguire, ovvero in corso di esecuzione su immobili di proprietà di soggetti residenti nel territorio savonese. L’azione di servizio ha successivamente consentito di appurare come la truffa posta in essere dalle società operanti sul territorio della provincia fosse stata replicata su scala nazionale da altre aziende del settore, in molti casi risultate vere e proprie società “fantasma”, oltreché evasori totali o con volumi d’affari inconsistenti, prive di immobili a cui poter associare le lavorazioni edilizie, finalizzate all’ottenimento dell’agevolazione
in parola così come le fatture attive/passive, volte a comprovare l’effettiva esecuzione dei lavori. Alcuni dei soggetti coinvolti nel disegno criminoso sono risultati percettori del “reddito di cittadinanza”, altri gravati da precedenti penali specifici, tra i quali si annoverano anche reati nel settore della spesa pubblica; altri ancora avevano generato e/o accettato crediti con soggetti con cui avevano un legame di parentela (marito/moglie, madre/figlio).
Infine, talune società di crediti fittizi, avevano acquistato a loro volta ulteriori crediti della specie, come nel caso di un soggetto che aveva acquistato crediti in qualità di persona fisica da una società da lui stesso rappresentata. Peraltro, una parte dei soggetti coinvolti aveva già effettuato l’indebita compensazione, conseguendo illeciti ed apprezzabili vantaggi fiscali, mentre un’altra aveva acquistato blocchi di crediti fittizi, dal valore nominale di centinaia di milioni di euro a fronte di un irrisorio corrispettivo effettivamente versato. Grazie al
puntuale esame dei flussi delle cessioni dei crediti fittizi e alle complesse indagini svolte dalla Guardia di Finanza, il G.I.P., su richiesta della Procura della Repubblica di Savona, che ha coordinato le indagini, ha emesso un decreto di sequestro preventivo ex art. 321 c.p.p. per l’importo di un miliardo di euro, da eseguire sul cassetto fiscale dei 311 soggetti economici coinvolti, detentori dei crediti d’imposta. Sotto l’egida della Locale Procura della Repubblica, si è dato avvio a ottantacinque perquisizioni nei confronti sia di tutte le società generatrici di crediti fittizi sia dei relativi rappresentanti legali, con l’impegno di oltre nr. 250 militari nelle seguenti regioni: Liguria, Piemonte, Veneto, Lombardia, Trentino Alto Adige, Toscana, Emilia Romagna, Lazio, Campania e Puglia.
Grazie agli uomini della Guardia di Finanza di Savona continua anche l’azione di contrasto alla contraffazione ed all’abusivismo commerciale lungo la Riviera delle Palme, concentrata perlopiù sui tratti di lungomare della costa, luoghi in cui vi è una cospicua presenza di turisti, soprattutto in occasione del periodo estivo e delle varie festività. Nella fattispecie l’attività posta in essere, questa volta, dai Finanzieri della Compagnia di Albenga ha consentito, di recente di intercettare nei pressi della stazione ferroviaria cittadina, un soggetto extracomunitario proveniente da Genova, intento nella vendita di numerosi articoli di abbigliamento ed accessori recanti marchi contraffatti, in particolare giacche e piumini. I militari intervenuti hanno proceduto al sequestro di tutta la merce. Il venditore abusivo è stato conseguentemente segnalato alla locale Procura della Repubblica per i reati contemplati dagli articoli 474 C.P. (introduzione nello Stato e commercio di
prodotti con segni falsi) e 648 C.P. (ricettazione).
L’attività innanzi descritta costituisce testimonianza del costante presidio esercitato dalle Fiamme Gialle al fine di scongiurare la commercializzazione di prodotti falsi e non sicuri che causa dannosi fenomeni di concorrenza sleale a svantaggio dei commercianti onesti e di salvaguardare i consumatori dall’acquisto di articoli contraffatti, questi ultimi frequentemente realizzati con materiali di infima qualità e talvolta contenti anche sostanze nocive per la salute.
L’intervento dei militari della Compagnia di Albenga si inserisce altresì sulla prevenzione e repressione delle condotte commerciali ingannevoli che riguardano, in particolare, la vendita di beni con false indicazioni di origine, volte alla tutela del made in Italy e dei “suoi distretti industriali” che ormai da tempo, rappresenta uno degli obiettivi strategici dell’attività di Polizia Economico-Finanziaria.
In quest’ottica occorre ancora sottolineare che i Finanzieri hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo, emesso dal G.I.P. presso il Tribunale di Savona su richiesta della locale Procura della Repubblica, per un ammontare pari a 8,2 milioni di euro, quali proventi di evasione fiscale, nei confronti di una nota società olandese attiva nella commercializzazione di beni di lusso, tra i quali orologi e gioielli. Gli sviluppi investigativi scaturiti dall’esecuzione di un verifica fiscale nei confronti di una gioielleria savonese, hanno portato i militari del Gruppo alla sede ad approfondire i rapporti intercorrenti con la citata società olandese. Dall’analisi della documentazione cartacea e informatica, acquisita presso le numerose aziende collegate al soggetto giuridico investigato, è emerso come le fatture di acquisto fossero state compilate in lingua italiana, e non nella lingua madre della nazione dove aveva sede la società straniera e che inoltre erano stati indicati come referenti commerciali ed amministrativi, soggetti italiani. Le fatture sono quindi risultate pagate su conto corrente acceso presso un’istituto bancario nazionale. Nonostante l’intervenuta riorganizzazione aziendale, la commercializzazione in Italia dei prodotti recanti i marchi del noto gruppo societario era rimasta invariata, in quanto avveniva attraverso la medesima struttura commerciale dell’azienda italiana. La modifica di natura organizzativa è apparsa finalizzata ad ottenere un indebito vantaggio fiscale, attraverso lo spostamento della tassazione dall’Italia all’Olanda, in quanto la società ha di fatto operato in Italia per il tramite di una stabile organizzazione personale “occulta”.
L’intervento delle Fiamme Gialle savonesi conferma così ancora una volta l’importanza dell’incisiva azione del Corpo, indirizzata alla tutela
dell’economia legale ed al contrasto al fenomeno di evasione fiscale, grave ostacolo allo sviluppo economico del Paese.
Molte altre meritevoli operazioni andrebbero e potrebbero essere segnalate qui di seguito, ma per motivi di spazio non possiamo andare oltre: ricordo solo come la lotta costante alla frode fiscale ed al contrabbando costituiscono importante strumento per limitare moltissimo il conseguente danno erariale, unitamente alle frodi in commercio. Grazie agli uomini della Guardia di Finanza la loro instancabile lotta contro la mala gestio, lo spreco di risorse pubbliche e la corruzione in genere.
E questa preziosa opera offre speranza di futuro a noi cittadini comuni. Onore al merito a questi uomini!
Gianfranco Barcella
ULTIMA ORA – Savona. Nel corso di mirati interventi, i finanzieri dei Reparti in forza al Comando Provinciale di Savona hanno scoperto nell’ultimo periodo dell’anno 79 evasori totali che hanno omesso la presentazione delle dichiarazioni dei redditi e dell’imposta sul valore aggiunto. Attraverso specifiche analisi di rischio e la consultazione delle banche dati in uso al Corpo, le Fiamme Gialle savonesi hanno ricostruito l’effettivo volume di affari ed i redditi percepiti dai mancati contribuenti, constatando oltre 10 milioni di euro di ricavi/compensi non dichiarati e 7,5 milioni di euro di IVA non versata.
L’azione della Guardia di Finanza “è orientata a contrastare le frodi fiscali in tutte le loro declinazioni, con particolare riferimento ai circuiti fraudolenti volti all’evasione dell’IVA e delle imposte dirette, nei settori tradizionalmente esposti a maggior rischio“.
ALASSIO – È mancato al Santa Maria di Misericordia di Albenga, all’età di 87 anni, già Maresciallo Maggiore della Guardia di Finanza. Durante la sua lunga e brillante carriera, è stato al comando delle stazioni di Alassio, Albenga, Imperia, Arenzano e Sestri Levante. Decorato Cavaliere del Lavoro. Alla fine degli anni ’50 aveva coordinato numerose operazioni che avevano portato allo smantellamento di traffici di contrabbando nelle zone di confine di Sondrio e della Val Malenco. Castiglione lascia la moglie Flora, le figlie Barbara, Daniela e Sarah, il genero Gianvito e i nipoti Carlo, Giulia e Giangi.
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