La Regione Toscana ha introdotto una legge per combattere la povertà energetica, che colpisce oltre il 20% delle famiglie sul territorio impedendo loro di accedere ai servizi essenziali legati all’energia. La norma, approvata dal Consiglio regionale su proposta della Giunta e promossa dall’assessora all’ambiente Monia Monni, punta a fornire un contributo fino a 150 euro all’anno per nucleo familiare.
Questi fondi saranno generati dal surplus energetico prodotto ma non consumato dagli impianti fotovoltaici installati su edifici pubblici come scuole, ospedali e residenze per anziani, finanziati attraverso un bando regionale da 70 milioni di euro.
Il meccanismo prevede che i beneficiari del finanziamento rinuncino agli incentivi per l’energia inutilizzata, destinando tali risorse a un fondo per sostenere i cittadini in situazioni di difficoltà economica, come riportato da e-gazette.
Il presidente Eugenio Giani ha evidenziato l’importanza di questa misura, che risponde anche alle raccomandazioni dell’Unione Europea per affrontare il problema della povertà energetica. “Un esempio virtuoso di come le risorse provenienti dalle energie rinnovabili possano essere reindirizzate per aiutare i più vulnerabili”, ha dichiarato.
Monni ha sottolineato il valore sociale ed ecologico della legge, definendola un passo significativo verso una transizione energetica inclusiva. “Questo provvedimento dimostra che la conversione ecologica non è riservata a pochi, ma rappresenta un’opportunità per tutti”, ha aggiunto, sottolineando che i proventi delle fonti rinnovabili pubbliche saranno utilizzati per sostenere chi fatica a pagare le bollette. Pur riconoscendo i limiti della norma, Monni ha ribadito il suo potenziale nel promuovere il
cambiamento necessario.
02/12/2024
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