Roma, nel weekend dell’Immacolata turismo da record: quasi un milione di presenze. Ma i romani restano a casa #finsubito finanziamenti e gestione bed & breakfast

Quasi un milione di turisti, 900.200 presenze nel fine settimana dell’Immacolata, appuntamento che gli osservatori tengono d’occhio per testare l’impatto del Giubileo (il 24 si aprirà la Porta Santa alla basilica di San Pietro). I segnali raccolti da Ebtl (Ente bilaterale turismo Lazio) sulle prenotazioni suggeriscono una «buona crescita»: si tratta di dati provvisori e in evoluzione, che potrebbero risentire dell’effetto last minute, ma comunque indicativi delle dinamiche di mercato. Gli arrivi stimati nel weekend dell’8 dicembre sono 355.600, in aumento del 5,83 per cento rispetto all’anno scorso (336 mila). Le proiezioni confermano l’andamento anche per quanto riguarda le presenze, il 6,41 per cento in più (900.200 visitatori, nel 2023 erano 846 mila). I numeri sono spalmati in modo tale da evidenziare un trend ormai consolidato ovvero la maggiore concentrazione della domanda nelle strutture ricettive extralberghiere (bed & breakfast e case vacanze): 182mila arrivi (+7,29%) e 463.500 presenze (+7,54%) contro i 173mila arrivi (+4,34%) e le 436.600 presenze (+ 5,23%) negli hotel.

In calo i flussi da Roma verso l’estero per il caro voli

Stefano Corbari, presidente di Fiavet Lazio, associazione delle imprese turistiche che operano sul territorio, considera realistiche le stime di Ebtl che tratteggiano uno scenario in crescita dopo «il calo fisiologico che si verifica sempre tra la fine di novembre e i primi di dicembre». Al contrario per quanto riguarda i flussi turistici da Roma verso l’estero «i colleghi delle agenzie di viaggi lamentano una situazione di stallo». A pesare, dal suo punto di vista, sono i rincari dei voli: il problema era già emerso in estate, ma si era riusciti ad ammortizzare il colpo. A dicembre la differenza è che gli aumenti generalizzati e la ridotta capacità di spesa costringono a rinunciare al doppio viaggio.

Gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno

A registrare segnali positivi per la festa dell’Immacolata – che oltre al potere attrattivo delle luminarie in Centro e della deposizione della corona davanti alla statua della Madonna in piazza Mignanelli sarà anche l’ultimo giorno in cui si potrà osservare da vicino la Fontana di Trevi prima che venga smontata la passerella – è anche Augusto Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti: «L’importante sviluppo della filiera del turismo dimostra una vivacità che deve essere accompagnata da scelte politiche. Il 2025 per Roma sarà un anno importantissimo: la sfida è capitalizzare i risultati e continuare a crescere anche negli anni successivi». Per controbilanciare l’iperturismo, a suo avviso, è fondamentale «allargare il centro storico» alle zone limitrofe e migliorare il sistema di accoglienza con servizi più efficienti, digitalizzazione (ad esempio per prenotare l’ingresso a siti archeologici e musei) e investimenti. Altro tema chiave, gli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno che «dovrebbero essere utilizzati a favore del turismo e non soltanto per ripianare i bilanci dei Comuni». 

Onorato: «Permanenza media di oltre 4 giorni»

L’assessore al Turismo e Grandi eventi, Alessandro Onorato, è convinto che «nel 2024 supereremo il record di 50 milioni di presenze del 2023, numeri che non rappresentano un punto di arrivo ma uno stimolo a rendere il turismo compatibile con la città, destagionalizzando i flussi ed espandendoli su tutto il territorio». Nel frattempo, tra i dati più incoraggianti spicca la permanenza media di oltre 4 giorni: «Nella storia di Roma non si era mai scostata dai 2,3 giorni – sottolinea Onorato – : il merito è dei tantissimi grandi eventi che abbiamo portato in città che offrono ai visitatori motivi per rimanere più a lungo o tornare più volte».

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