Una delle aree del nucleo fondante di Sassari si trova tra largo Monache Cappuccine e via dei Corsi. A confermarlo i saggi archeologici compiuti dai ricercatori del Comune e della Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Sassari e Nuoro che testimoniano, in centro storico, di una nascita della città già dal X secolo.
Azioni di archeologia preventiva fatte in vista della riqualificazione del sito finanziata con un milione e 120mila euro e che rientra nel programma complessivo del Pinqua, il Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare. Oggi in conferenza stampa sono stati illustrati sia le scoperte che il progetto, dal sindaco Giuseppe Mascia e da tutti i professionisti che hanno collaborato all’iniziativa. L’opera che verrà realizzata prevede un collegamento tra i due livelli con l’ausilio di una gradinata e di una rampa, la pavimentazione di una parte dell’area, la sistemazione del verde nelle altre parti, l’illuminazione pubblica e gli impianti per la raccolta delle acque piovane.
Al momento, cantiere a parte, ci sono le evidenze di una zona a lungo abbandonata nel degrado, devastata dallo sventramento del periodo fascista, e che nella sottostante via dei Corsi presenta ruderi bloccati da muri di contenimento. L’intenzione è invece quella di convertire l’area in uno spazio aperto e arioso, collegato con la parte superiore dove si potrà godere di un luogo di sosta alberato nel pieno centro della città.
Intanto Comune e Soprintendenza hanno concordato, assieme all’impresa, di consentire a chiunque sia interessato di visitare il cantiere tra lunedì 9 dicembre dalle 9.30 alle 12.30 e martedì 10 dicembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle 15 alle 16.30 mentre il 13 dicembre sarà inoltre possibile assistere alla illustrazione degli scavi a opera degli archeologi. L’intervento di archeologia preventiva coordinato dal responsabile dell’Unità di progetto del Pinqua, Claudio Castagna, direttore generale del Comune di Sassari, ha coinvolto due architetti del settore Politiche della Casa, il rup Angelo Pisanu e la funzionaria Alessandra Bertulu, l’architetto Andrea Sussarellu, progettista e direttore dei lavori, l’ingegnere Paolo Nieddu, coprogettista, l’archeologa Laura Lai, direttrice operativa degli scavi, l’archeologa Nadia Canu, funzionaria della Soprintendenza e direttrice scientifica del cantiere, l’archeologo Matteo Pipia, funzionario della Soprintendenza, l’impresa specializzata Habitat del geometra Pietro Sotgiu e l’archeologo Vincenzo Nubile, collaboratore della stessa impresa ed esecutore dei rilievi.
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