Gli scavi archeologici in largo
Monache cappuccine, nel centro storico di Sassari, confermano le
origini medioevali della città.
Alla conferma che il nucleo fondante di Sassari si trovi
nell’area fra largo Monache cappuccine e via dei Corsi i
ricercatori del Comune di Sassari e della Soprintendenza
archeologia di Sassari e Nuoro, al termine dei saggi di
archeologia preventiva eseguiti propedeuticamente alla
riqualificazione di un fazzoletto di terreno abbandonato a
ridosso di piazza Colonna mariana.
Stamattina il sindaco, Giuseppe Mascia, ha illustrato i
ritrovamenti e il progetti di valorizzazione dell’area, insieme
con la funzionaria della Soprintendenza Nadia Canu, gli
archeologi Laura Lai e Matteo Pipia, l’impresa Habitat e gli
architetti del Comune Angelo Pisanu e Alessandra Bertulu.
Il progetto, per il quale sono stati finanziati 1 milione e
120mila euro, rientra nel piano di riqualificazione urbana
elaborato dal Comune di Sassari attraverso il Pinqua, il
Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.
La zona oggi si presenta come uno spiazzo incolto fra due
strade che si trovano su livelli differenti: largo Monache
Cappuccine e via Dei Corsi.
L’opera si caratterizzerà per la realizzazione una gradinata
e una rampa, la pavimentazione di una parte dell’area, la
sistemazione del verde, l’illuminazione pubblica e gli impianti
per la raccolta delle acque piovane.
Che si tratti di un’area di grande interesse storico era
stato in parte già documentato durante le indagini condotte tra
il 2000 e il 2002 dalla Soprintendenza, che aveva fatto emergere
una prima testimonianza dell’edilizia civile pre-urbana di
Sassari, precedente anche alla costruzione della cinta muraria.
Un rinvenimento che permise di avvallare l’ipotesi
dell’ubicazione del primo nucleo medievale di Sassari nella zona
tra il Duomo e l’area tutt’ora denominata “Pozzo di Villa”.
Tutta l’area dell’attuale progetto è dunque interessata dalla
presenza dei resti sepolti del villaggio alto giudicale, dal
quale tra la metà del XII e il XIV secolo si sviluppò la
Thathari murata, che andò crescendo fino a raggiungere
l’estensione dell’attuale centro storico. Gli studi appena
effettuati hanno permesso di ricostruire l’intera linea del
tempo oltre le fasi medievali.
Il cantiere sarà visitabile tra lunedì 9 dicembre dalle 9.30
alle 12.30 e martedì 10 dicembre dalle 9.30 alle 12.30 e dalle
15 alle 16.30. Il 13 dicembre sarà inoltre possibile assistere
alla illustrazione degli scavi a opera degli archeologi, alle 16
al Centro di restauro di Li Punti.
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