Un ’primo round’ mancato. “Le sfide della Toscana del futuro”, il convegno che si è tenuto ieri nella Sala Maggiore del Palazzo comunale di Pistoia, organizzato dall’associazione di cultura politica “SoloRiformisti”, avrebbe dovuto essere il primo confronto pubblico congiunto dei due candidati ’in pectore’ alla presidenza della Regione Toscana, l’attuale governatore Eugenio Giani per il centrosinistra e il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi per il centrodestra. Di fronte ad una platea di rappresentanti delle amministrazioni locali, sindacati e associazioni di categoria, Giani e Tomasi erano attesi, magari faccia a faccia, per illustrare le loro ricette per una Toscana più moderna e funzionale sul piano dell’economia e delle infrastrutture, anche alla luce delle difficoltà che in questo momento la nostra regione sta vivendo, con le tante crisi aziendali in corso.
Purtroppo il presidente Giani, che pure avrebbe voluto essere presente per l’apprezzata l’iniziativa, è stato ’bloccato’ a San Casciano dei Bagni (Siena) per la visita del ministro della Cultura Alessandro Giuli, intervenuto per la presentazione ufficiale dei nuovi reperti, risultato della più recente campagna di scavi nel sito di Bagno Grande.
Dunque ’campo libero’ per Tomasi che, intervistato dai giornalisti a margine del convegno, ha parlato di una Toscana che “dovrebbe essere più capace di attrarre investimenti sul territorio, quindi avere una legge urbanistica che abbia meno lacci e lacciuoli, che non vuol dire cementificare, ma per esempio accorciare i tempi per cui un’impresa riesce a mettere radici sul territorio”. “Questo problema – ha spiegato Tomasi – l’ho vissuto sulla mia pelle di sindaco, a volte abbiamo trovato investitori, anche per cose importanti, con cui non collimavano i tempi dello sviluppo economico. Parliamo di doppia pianificazione per i Comuni, piani strutturali, piani operativi, tempi biblici e appunto lacci e lacciuoli che devono essere superati”. Tomasi ha poi parlato del termovalorizzatore di Montale, la cui gestione da gennaio 2025 passerà ad Herambiente. “È un’ulteriore conferma – ha aggiunto – che siamo preda di altre multiutility, che vengono ad investire e a sottrarre risorse utili, mentre noi, in Toscana, non riusciamo ad organizzare un sistema di servizi all’altezza”.
Il presidente Giani, da noi raggiunto al telefono, ha parlato di una Toscana che “deve sicuramente valorizzare il tessuto delle infrastrutture per sostenere un’economia che ha portato ad una sostanziale piena occupazione, anche se c’è ancora troppa precarietà e troppi contratti a tempo determinato”. Entrando più nello specifico, riguardo anche al nostro territorio, Giani ha affrontato la questione della terza corsia dell’autostrada A11 e dell’asse ferroviario Firenze-Pistoia-Viareggio. “Ho parlato proprio in questi giorni con l’amministratore delegato della Società Autostrade, Roberto Tomasi – ha detto Giani – ed è ormai imminente la partenza dei lavori per la terza corsia sulla Firenze-Prato-Pistoia. Su Pistoia e Lucca sto puntando molto sul potenziamento del trasporto ferroviario. Sotto questo aspetto, ora che è stata sfondata la galleria di Serravalle, stiamo completando i lavori per poter inaugurare l’opera a primavera – ha concluso il presidente della Regione Toscana – e farla entrare in esercizio a settembre 2025”.
Patrizio Ceccarelli
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