E’ giunta al termine l’avventura di Raid For Aid in sud America. Quattro settimane in moto dalla punta più estrema della Patagonia fino a Montevideo in Uruguay, in preparazione per la missione del prossimo anno. Poco meno di 6.500 chilometri in moto costeggiando ghiacciai e vette innevate lungo strade in ripio, il tipico sterrato sudamericano, sotto spesse coltri di nubi basse, pioggia battente, vento, ma anche giornate di sole splendente. Partiti ai primi di novembre alla volta di Ushuaia, nella Terra de fuoco sull’estremo meridionale della Patagonia, don Silvio Pasquali, Davide Bacciotti e Valerio Codega di Raid for Aid hanno viaggiato per quattro settimane per arrivare a Montevideo.
Una lunga traversata lungo la caretera austral e la patagonia cilena che li ha portati su verso nord fino a Villa Baviera per poi tagliare verso est fino a Buenos Aires, dove il traghetto li ha portati in Uruguay per lasciare le moto in attesa del viaggio del prossimo anno, con destinazione Salvador da Baia alla missione di Padre Andrea Padovano.
Non senza essere prima passati a Villa Ortega, a visitare la scuola meta del progetto dello scorso anno – fondato sulla “giustizia educativa” ovvero la consegna di computer portatili, stampanti e tablet – e ricevuti ancora una volta da una accoglienza festosa di ragazzi, in attesa di mostrare compiaciuti come hanno investito il sostegno ricevuto.
La lunga traversata termina a Punta del Este, la località balneare più nota dell’Uruguay. “Siamo ai titoli di coda – scrivono i tre avventurieri, aggiungendo che è stato bello, emozionante, faticoso. “A volte le strade, il meteo, il vento, ci sono stati avversi – concludono Davide, Valerio e don Silvio – ma abbiamo conosciuto persone speciali e lo rifaremmo altre mille volte”.
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