Con Donald Trump presidente degli Stati Uniti, il reddito da investment banking per le banche a livello globale sarà destinato a impennarsi. È la previsione che scaturisce da un’analisi del fornitore di dati Coalition Greenwich, secondo cui il 2025 potrebbe essere il secondo migliore anno in almeno due decenni. I dati mostrano che i proventi complessivi in quel segmento di mercato arriveranno a 316 miliardi di dollari, segnando una crescita del 5,7% rispetto al 2024. Negli ultimi 20 anni, solo in cinque occasioni si è registrata una cifra superiore ai 300 miliardi di dollari nei redditi globali da investment banking. Questo perché ci sono state crisi finanziarie importanti come quella del 2008 e del 2011, nonché fenomeni come la pandemia nel 2020 e l’inflazione galoppante nel 2022. Nello specifico, per il prossimo anno le previsioni dicono che le commissioni bancarie da M&A raggiungeranno i 27,64 miliardi di dollari, quelle da collocamento di azioni sui mercati i 19,38 miliardi di dollari e quelle da collocamento del debito a 48,90 miliardi di dollari (cifra record).
La ragione di questo boom sarebbero le politiche di regolamentazione meno stringenti dell’amministrazione Trump, cosa che incoraggerebbe gli accordi transfrontalieri e gli investimenti senza il rischio di blocchi da parte delle authority. “Il clima di chiarezza politica e stabilità macro aiuterà a guidare le fusioni e acquisizioni. C’è molta domanda repressa che probabilmente si libererà nel 2025″, ha affermato Richard King, responsabile del corporate banking EMEA presso Bank of America, che indica settori come la sanità, la tecnologia e l’energia tra quelli maggiormente avvantaggiati. Dello stesso avviso è Taylor Wright, coresponsabile del global banking di Barclays. “Le aziende non possono rimanere pigre perché i bilanci sono sani, anche se i tassi più alti hanno aumentato il costo del capitale”, ha detto. L’unica incognita è il rischio geopolitico, ha sottolineato, ma “in assenza di ciò, molti fattori suggeriscono che i prossimi 12-24 mesi dovrebbero essere molto buoni per l’investment banking”.
Investment banking: aumenteranno i bonus e le assunzioni?
Un balzo dell’investment banking probabilmente comporterà un aumento dei bonus per i banchieri. Secondo Johnson Associates, società di consulenza retributiva con sede a New York, si registreranno stipendi più alti in quasi tutte le unità aziendali, eccezion fatta per quella relativa agli investimenti immobiliari. Tra l’altro, gli esperti di reclutamento del personale segnalano nuovi mandati di assunzione da parte di alcune banche con la rielezione di Trump, con l’obietivo di arricchire l’organico nel primo trimestre 2025. Ciò contrariamente a quanto avviene di solito, con le banche che nei primi mesi dell’anno tengono a ridurre la forza lavoro. “Le assunzioni sono aumentate nel trading di titoli e dalle posizioni junior a quelle senior”, ha dichiarato Natalie Nicolaou, senior manager, Distribution & Front Office, di Robert Walters UK.
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