ASCOLI Si scorgono spiragli di luce per la Beko di Comunanza. Durante il consiglio provinciale aperto, l’assessore regionale Stefano Aguzzi si mostra ottimista. «Non credo che Comunanza chiuderà», afferma dagli scranni di Palazzo San Filippo. Aguzzi ripercorre le tappe che hanno portato alla crisi e richiama all’unità.
«È fondamentale che il territorio e le istituzioni continuino a parlare la stessa lingua così come stiamo facendo ora – spiega -. La fase è problematica, la partita non è semplice, ma nemmeno scontata. Non penso che andrà a finire male come è stato prospettato. Sarà una lunga maratona e tutti noi vogliamo rimanere in pista. Ciò non significa che tutto stia andando a posto e tutto andrà a posto, ma sono fiducioso. Poi magari, tra un anno, quando non sarò più assessore, qualcuno ricorderà le mie parole».
Il vertice
Martedì è in programma un incontro al Ministero delle Imprese e del Made in Italy a Roma, dove si attende un confronto con i vertici aziendali. «Non aspettiamoci chissà che cosa – aggiunge Aguzzi -. Non credo ci sarà tanto da dire, forse riusciremo a comprendere meglio qualche situazione, ma non sarà lì che si risolverà il problema. Sarà l’avvio però di un percorso: faremo presente come il piano industriale proposto non è da prendere nemmeno in considerazione». Il sindaco di Comunanza Domenico Sacconi serra i ranghi. «Mi sento forte perché ci siete voi. Ma siamo ancora all’inizio – dichiara -. Al ministero sarà una battaglia, ma se a Roma possiamo ancora giocarci la partita è perché hanno visto l’unità di questo territorio». La sala di Palazzo San Filippo accoglie i dipendenti dello stabilimento, i sindacati e diversi primi cittadini come Matteo Terrani, Fabio Polini, Sara Moreschini, Antonio Del Duca, Michele Franchi, Luigi Massa, Massimo Narcisi, Emiliano Sciamanna, Emidio Ortolani e altri amministratori. Il presidente della Provincia fa quadrato e annuncia l’approvazione di un documento congiunto nel quale si sottolinea l’impegno anche per chiedere il rifinanziamento dell’accordo per l’area di crisi complessa. «Condivisione, solidarietà e vicinanza ai lavoratori – esordisce Sergio Loggi -. Chiediamo al governo di attivarsi per garantire occupazione e futuro. Siamo pronti a dare il nostro supporto. Il Piceno è stato colpito da tante calamità e dalla crisi: la situazione rischia di aggravarsi e diventare insostenibile. Il momento è difficile, la politica ha il dovere di essere più attenta alla problematica del lavoro e avere una chiara prospettiva che invece, negli ultimi tempi, è stata dimenticata».
All’assise
All’assise sono presenti anche i consiglieri regionali Andrea Assenti, Anna Casini, Monica Acciarri che sottolineano l’approvazione di una risoluzione unitaria del Consiglio regionale per azioni tese a scongiurare le chiusure di stabilimenti e tutelare i livelli occupazionali nelle crisi aziendali in corso.
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