Toscana: acquacoltura, semplificati criteri e procedure per i finanziamenti Feampa
Bandi per un totale di 1.600.000 euro al settore dell’acquacoltura
Del 6 Dicembre 2024
Semplificati criteri e procedure per presentare domanda per il sostegno offerto dalla Regione Toscana, tramite i fondi Feampa, alle imprese che si occupano di acquacoltura. A seguito di segnalazioni giunte da parte delle Associazioni rappresentative del settore della pesca e dell’acquacoltura, che hanno riportato una generalizzata difficoltà da parte delle aziende a raggiungere il punteggio minimo previsto per l’accesso alle graduatorie per i contributi (difficoltà confermata dal numero esiguo di domanda effettivamente presentate), la Toscana ha deciso di rivedere i criteri di accesso, sfruttando la possibilità data alle Regioni di variarne la ‘pesatura’.
Saranno dunque ri-emessi a breve i due bandi Feampa O.S 2.1 che assegnano un totale di 1.600.000 euro al settore dell’acquacoltura, per promuoverne la sostenibilità e rafforzarne la competitività attraverso due ‘azioni’: l’Azione 5, con 800.000 euro di contributi finalizzati a “Resilienza, sviluppo e transizione ambientale, economica e sociale del settore acquacoltura” e l’Azione 2, con altri 800.000 euro destinati a “Competitività e sicurezza delle attività di commercializzazione e trasformazione dei prodotti della pesca ed acquacoltura”.
Le risorse saranno ripartite in due annualità: per il 2025 ci saranno 743.025 euro (di cui 371.512 di quota Ue, 260.058 euro di quota statale, 111.453 euro di quota regionale), mentre per il 2026 ci saranno 856.974 euro (di cui 428.487 di quota UE, 299.941 di quota statale, 128.546 di quota regionale).
“La Regione – ha spiegato la vicepresidente della Regione ed assessora regionale all’agricoltura Stefania Saccardi – vuole che le risorse europee del Feampa vadano a frutto e siano utilizzate dalle nostre imprese per aumentare la propria capacità produttiva e gestionale, migliorare la sicurezza del lavoro e la sostenibilità ambientale riducendo la pressione sull’ambiente. Grazie a queste risorse pubbliche potranno essere ammodernati gli impianti ed essere acquistate nuove attrezzature a vantaggio delle micro, piccole e medie imprese. La Toscana vuole anche quest’anno riuscire a massimizzare il ritorno sul territorio dei benefici resi possibili dall’Ue e credo sia giusto aver dato una risposta immediata e concreta alle difficoltà espresse dai rappresentanti del nostro tessuto produttivo”.
L’aiuto pubblico potrà essere pari al 60% delle spese ammesse sulla base dei costi sostenuti dai beneficiari. Il bando relativo alle attività di trasformazione e commercializzazione prevede invece una percentuale di contribuzione pari al 50% dei costi sostenuti dai beneficiari; il contributo può arrivare fino al 100% in applicazione delle deroghe previste dal bando.
I nuovi bandi usciranno entro il mese di dicembre. Le domande potranno essere presentate tra il 31 dicembre 2024 e il 31 gennaio 2025.
(Zto/Adnkronos)
ISSN 2465 – 1222
fonte adnkronos
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