PERGINE VALDARNO (Arezzo)
Un altro assalto alle imprese dell’Aretino, una provincia davvero martoriata dai ladri incessamentene ormai da oltre un anno. Dopo i 24 furti al settore orafo, stavolta è toccato a una pelletteria del Valdarno che produce per grandi griffe, come Prada. I ladri in pochi di minuti hanno agito come un commando paramilitare e hanno assaltato i due capannoni della Nuova Rezzacchi intorno alle 3.40 del mattino. “Dalle nostre telecamere li abbiamo visti agire – racconta il titolare Rossano Baldi – hanno fatto così in fretta che non siamo potuti intervenire”.
Con una Panda rubata i banditi hanno buttato giù i due cancelli, poi sono andati a colpo sicuro dove erano stoccate le merci. Principalmente borse, cinture e portafogli. Prodotti pronti per essere consegnati, almeno un migliaio quelli che sarebbero finiti nei negozi con marchio Prada. Per coprirsi la fuga, i ladri hanno cosparso di chiodi le strade, per rallentare così l’arrivo di vigilanza privata e delle forze dell’ordine.
“Anche le auto delle forze dell’ordine hanno bucato le gomme e hanno dovuto chiamare il carro attrezzi per rimuoverle – spiega ancora Baldi – ma a quel punto i ladri avevano già portato a termine il furto”.
Ingente il quantitativo di merce rubata, si parla di circa mille prodotti finiti. Questo non è l’unico assalto subito dalla Nuova Rezzacchi, sarebbe addirittura il terzo, ma mai con queste modalità . “Un anno e mezzo fa abbiamo subito un altro furto – prosegue Baldi – anche in quel caso rubarono cinture di un marchio di alta moda”.
Difficile quantificare l’ammontare del bottino. “Dobbiamo ancora calcolarlo – risponde Baldi – ma i danni sono ingenti dal punto di vista strutturale. Hanno distrutto cancelli e portoni e usato un’auto come ariete. Credo che il danno strutturale superi il valore della merce rubata. Non hanno trovato molto, noi ogni giorno consegniamo i prodotti. Hanno trovato il prodotto finito, ossia la merce già inscatolata e pronta per la vendita in negozio: più di mille pezzi tra cinture, borse e contenitore. Non è una questione di forze dell’ordine che mancano, ma anche di leggi più severe chi ruba e viene arrestato non può essere rilasciato il giorno dopo…”.
Gaia Papi
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