Il Governo ha approvato un decreto legislativo che introduce nuove deduzioni per gli immobili ad uso promiscuo, ovvero quelli utilizzati sia per scopi privati che professionali. Queste deduzioni riguardano le spese per l’ammodernamento, la ristrutturazione e la manutenzione straordinaria di questi immobili.
Punti chiave del nuovo decreto:
- Deduzioni per manutenzione straordinaria: Le spese di manutenzione straordinaria diventano deducibili in quote costanti nel periodo d’imposta in cui sono sostenute e nei cinque successivi.
- Deduzioni per ristrutturazione: Anche le spese per la ristrutturazione degli immobili ad uso promiscuo sono ora deducibili.
- Manutenzione ordinaria: La deducibilità del 50% delle spese per la manutenzione ordinaria è confermata, ma può essere richiesta in un’unica soluzione.
Queste modifiche mirano a incentivare gli interventi di miglioramento e manutenzione degli immobili utilizzati sia per la vita privata che per quella professionale, rendendo più agevole per i professionisti freelance e autonomi beneficiare di queste agevolazioni fiscali.
Nello specifico, il testo del decreto legislativo modifica la deducibilità  delle spese relative agli interventi di manutenzione di immobili posseduti dal professionista (casa e ufficio) soggetto IRPEF ma strumentali alla sua attività lavorativa.
Le spese di manutenzione straordinaria, pertanto, diventano deducibili in quote costanti con riferimento al periodo d’imposta in cui sono sostenute e nei cinque successivi. Significa che la deduzione si spalma in 5 anni. Non sarà più valida, quidi controndi, la regola attuale che prevede la deducibilità limitata al 5% del costo complessivo dei beni ammortizzabili nel periodo d’imposta riportando l’eccedenza nei cinque periodi d’imposta successivi.
Per quanto riguarda la manutenzione ordinaria, invece, viene confermata la deducibilità del 50% delle spese sostenute ma ammettendo la deduzione in un’unica soluzione.
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