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Bonus scadenza 31 dicembre 2024 #finsubito prestito immediato


Il 31 dicembre si avvicina e come ogni anno, alcuni bonus scompariranno con l’inizio del 2025. Ad alcuni incentivi dovremo dire addio, mentre altri li troveremo ancora nel prossimo anno, alcuni di loro con qualche modifica rispetto alla versione 2024. Dal Superbonus al bonus decoder tv, vediamo nel dettaglio cosa cambierà con l’arrivo del nuovo anno.

Il “nuovo” Superbonus passa al 65%

Quello che una volta era il Superbonus 110% ormai è un lontano ricordo. L’agevolazione per lavori di ristrutturazione ed efficientamento energetico nel corso del tempo ha perso sempre più punti percentuali. Con l’arrivo del governo Meloni, che già dal momento del suo insediamento nel settembre del 2022 aveva dichiarato guerra al bonus introdotto da Conte, l’aliquota è andata a scendere sempre di più, anche a causa dei costi difficilmente sostenibili per le casse dello Stato. Il Superbonus sarà presente anche nel 2025, ma verrà ulteriormente depotenziato: il 31 dicembre scadrà l’aliquota al 70%, che verrà sostituita con quella al 65%. Non solo, l’agevolazione sarà limitata agli interventi per i quali, alla data del 15 ottobre 2024, risulti già presentata la Cilas e, per i condomini, la delibera assembleare di approvazione dei lavori. L’ultima legge di Bilancio ha introdotto però un’altra novità, ossia la possibilità di detrarre in 10 anni le spese del 2023.

Ristrutturazioni, Ecobonus e sismabonus: cosa cambia

Resta, ma depotenziato, anche il bonus ristrutturazioni, che resta al 50%, ma soltanto per le abitazioni principali e con un tetto di spesa pari a 96mila euro. Per le seconde case e tutti gli altri immobili l’agevolazione scenderà al 36% a partire dal 1° gennaio 2025, con un tetto di spesa dimezzato, pari a un massimo di 48mila euro. Secondo quanto previsto dall’ultima manovra economica, nel 2026 e 2027 è prevista una ulteriore decrescita dell’aliquota.

Proroga con modifiche anche per l’Ecobonus, l’agevolazione fiscale attraverso detrazione Irpef o Ires dal 50 al 65%, ma che poteva raggiungere l’85% in alcuni interventi specifici. La legge di Bilancio ha riformulato la misura, che nel 2025 scenderà al 50% per la prima casa e al 36% per gli altri immobili. Come per il bonus ristrutturazioni, anche in questo caso assisteremo a un ulteriore calo delle aliquote nei prossimi anni: entro il 2027 si passerà al 36% per la prima casa e al 30% per le altre.

Discorso simile anche per il sismabonus, la detrazione fino all’85% per i lavori che riguardano misure antisismiche su abitazioni e immobili usati per attività produttive. L’agevolazione scenderà  al 50% per le prime case e al 36% per le altre proprietà, sempre con un ulteriore calo previsto negli anni successivi. Novità confermate a meno di colpi di scena: esiste infatti un emendamento presentato dai deputati di Forza Italia Pella e Cannizzaro, in cui viene chiesto di mantenere al 50% Ecobonus, bonus ristrutturazioni e sismabonus, non soltanto nel 2025, ma anche nei due anni successivi, sempre e soltanto per le prime abitazioni.

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Il bonus verde in bilico

Tra le agevolazioni ancora nel limbo c’è il bonus verde, ossia la detrazione Irpef del 36% che negli ultimi anni ha sostenuto le spese dei cittadini per risistemare le zone verdi di casa. Il contributo sarebbe in scadenza il 31 dicembre del 2024, ma esistono tre emendamenti della maggioranza, tra cui uno di Fratelli d’Italia, in cui viene chiesta una proroga anche per il prossimo anno.

 Addio ai bonus tv e decoder

Dalle proroghe ai congedi. Nel 2025 diremo addio al bonus decoder tv, il contributo fino a 50 euro per l’acquisto di televisori e decoder per la ricezione dei programmi televisivi con i nuovi standard tecnologici. La misura era stata introdotta per supportare i cittadini nello “switch” con i nuovi sistemi di ricezione, non supportati dai vecchi televisori. Destino simile a quello del bonus rottamazione tv, l’agevolazione introdotta per incentivare il rinnovo degli apparecchi e che prevedeva uno sconto a chi comprava un nuovo televisore rottamando quello vecchio. Al momento sembrano destinati a sparire il bonus colonnine di ricarica e il bonus carburante per i lavoratori, ma da qui alla fine dell’anno non sono esclusi i colpi di scena.

Fonte: Today.it



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