Effettua la tua ricerca

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#adessonews
Affitto Immobili
Agevolazioni - Finanziamenti
Aste Abruzzo
Aste Basilicata
Aste Calabria
Aste Campania
Aste Emilia Romagna
Aste Friuli Venezia Giulia
Aste Italia
Aste Lazio
Aste Liguria
Aste Lombardia
Aste Marche
Aste Molise
Aste Piemonte
Aste Puglia
Aste Sardegna
Aste Sicilia
Aste Toscana
Aste Trentino Alto Adige
Aste Umbria
Aste Valle d'Aosta
Aste Veneto
Auto - Moto
bed & breakfast
Immobili
Costretto a lasciare la casa dell’attivista anti-sfratti, 53enne muore in un garage: è polemica #finsubito richiedi mutuo fino 100%


Polemica a Treviso dopo la morte di un 53enne, Marco Magrin, un uomo in difficoltà economiche che viveva ai margini della società, in un garage, dopo essersi visto costretto a lasciare l’appartamento in affitto che occupava, di proprietà di un esponente no global.

Le prime bordate contro il proprietario dell’immobile, Andrea Berta, che col centro sociale Diango si batte contro gli sfratti e per il diritto alla casa, erano già partite da Fratelli d’Italia, che, con il senatore veneziano Raffaele Speranzon, aveva messo all’indice il giovane attivista: «Il povero Marco Magrin – aveva scritto Speranzon – è stato ucciso da un’indifferenza sinistra. Se il militante di estrema sinistra era a conoscenza dello stato di indigenza di Magrin, perché invece di segnalarlo ai servizi sociali quando andava in Comune a protestare contro gli sfratti, ha preferito cambiare la serratura?».

Il Comune di Treviso ha affidato alla polizia locale ulteriori verifiche sul caso, mentre il sindaco leghista Mario Conte si è detto convinto che vi siano «diversi aspetti da chiarire» e di vedere le condizioni sufficienti «per presentare un esposto». Una delle domande che l’amministrazione pone, in particolare, è perché, sapendo dello stato di indigenza di Magrin, il proprietario non l’avesse segnalato ai servizi sociali.

Completamente diversa la versione di Andrea Berta. «Non c’è stato nessuno sfratto» dell’inquilino, dice. L’uomo aveva ereditato l’immobile da una zia, e intendeva metterlo in vendita. Sapendo delle difficili condizioni di Magrin, aveva lasciato l’appartamento in comodato d’uso gratuito. La casa in precedenza aveva ospitato anche la moglie di Magrin, una donna seguita dai servizi sociali, e altri soggetti saltuari. Nell’aprile scorso Berta aveva inviato con il proprio avvocato una lettera con la quale chiedeva «la riconsegna delle chiavi». Magrin, però, avrebbe continuato ad abitarvi gratuitamente almeno sino alla fine dell’estate 2024.

In seguito, è la ricostruzione di Berta, gli aveva assicurato di aver avuto un nuovo lavoro e di poter trovare un’altra soluzione abitativa. Forse una piccola bugia dettata dall’orgoglio, dato che la “soluzione” invece l’aveva trovata nel garage sottostante l’appartamento, dove poi è morto. Tra proprietario e inquilino – è sempre il racconto di Berta – non c’erano stati più contatti. Così, trovata la casa liberata, l’uomo aveva deciso di cambiare la serratura dell’appartamento.

«Da parte mia – ha detto l’uomo – non c’è stato nessuno sfratto, dopo aver appurato che non c’era più nessuno in quell’appartamento ho iniziato a cercare una ditta per la disinfestazione e ho cambiato la serratura per evitare che altri, eventualmente entrati in possesso delle chiavi, vi entrassero». 

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

(Unioneonline)

© Riproduzione riservata



Source link

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Conto e carta difficile da pignorare

Proteggi i tuoi risparmi

Mutuo asta 100%

Assistenza consulenza acquisto in asta

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui