Impara l’arte e poi mettila in pratica. La scuola come palestra di vita e in questo caso non è soltanto un modo di dire. Gli sbocchi occupazionali, una volta concluso il percorso dei cinque anni all’istituto agrario di Sarzana, sono infatti quasi immediati. Così veloci che, in qualche occasione, le aziende richiedenti giovani collaboratori si sono sentite rispondere che il personale era già stato contattato.
Diverse aziende agricole, vinicole ma anche serre, addetti agli sfalci e potature hanno ormai un canale diretto con il “Parentucelli Arzelà“ istituto superiore di Sarzana che oltre a formare gli studenti in aula li avvia alla pratica grazie all’utilizzo di terreni in comodato d’uso e alla cantina. Iniziative che si uniscono agli stage formativi intrapresi nel percorso di alternanza scuola-lavoro. Da quest’anno l’offerta si è allargata anche al miele.
“Abbiamo due arnie – spiega Riccardo Simonelli vice preside dell’istituto cittadino – che sono state posizionate nel terreno in uso vicino alla Pubblica Assitenza grazie alla capacità di un nostro docente esperto. Seguendo tutte le procedure di tutela nella gestione delle api i nostri ragazzi producono il miele alla sarzanese”.
La scuola conta oltre 220 iscritti al corso agrario, 11 classi nel percorso tradizionale e due serali. E proprio la “notte“ arrivano belle sorprese. “Non abbiamo soltanto studenti – prosegue – che già lavorano e allo stesso tempo vogliono conseguire il diploma. Tra loro c’è anche un biologo che ha intenzione di rilevare l’azienda del nonno quindi si sta preparando grazie alle nostre lezioni”.
La riscoperta dell’agricoltura non è soltanto un fattore romantico. Dietro l’hobby e forse anche alla moda c’è un vero motore occupazionale che diventa un punto di forza della scuola. “II nostri ragazzi – prosegue il professor Simonelli – una volta diplomati hanno immediate occasioni di impiego nelle varie aziende proprio grazie alla preparazione, esperienza sul campo e negli stage tenuti in imprese locali che dimostrano grande sensibilità e vicinanza alle nostre attività così come l’enologo Giorgio Baccigalupi sempre pronto a dare il consiglio giusto.
Ma occorre sottolineare con un pizzico di orgoglio che alcuni ragazzi dopo aver frequentato la nostra scuola hanno proseguito gli studi arrivando a laurearsi in agraria, scienze forestali e qualcuno addirittura in giurisprudenza e scienze politiche. Questo per dare il senso della completezza della preparazione fornita”.
La scuola recentemente ha vinto un bando ministeriale che ha permesso l’acquisto di materiale utile alla creazione di macchinari professionali per la cantina mentre gli attrezzi “datati“ regalati da vecchi contadini sono stati raccolti nell’Agrimuseo aperto all’interno dell’istituto.
“Produciamo un centinaio di bottiglie – conclude Simonelli – che vengono vendute nel nostro mercatino interno tra genitori e insegnanti proprio per autofinanziare l’acquisto del materiale. Gestiamo oltre al terreno vicino alla Pubblica Assistenza anche quelli a Marinella e a Ponzano che ci sono stati messi a disposizione in comodato dai proprietari quindi occorre materiale. L’entusiasmo non manca e questo è l’aspetto più bello e appagante per i ragazzi e noi docenti”.
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