il 25 per cento ancora senza Cin #finsubito prestito immediato

Meno di 4 settimane per mettersi in regola con il Cin, ovvero il Codice identificativo nazionale di cui dovrà essere fornita qualsiasi unità immobiliare destinata a locazione turistica. E ancora meno di un mese al 1° gennaio 2025, data entro la quale gli stessi immobili dovranno dotarsi di dispositivi di sicurezza e presentare al Comune della Segnalazione Certificato di Inizio Attività (SCIA).

In Toscana sono ancora oltre 63mila 300 le strutture registrate, ma secondo i dati del Ministero del Turismo ben 23mila di queste (ovvero il 36 per cento) non è ancora in regola. Per molti dunque sarà una corsa contro il tempo. Una situazione che riguarda anche Arezzo dove un quarto delle strutture non si è ancora adeguata a questa nuova legge che con lo scoccare del nuovo anno entrerà in vigore. 

A livello provinciale, al primo posto si piazza Grosseto con il 45% delle strutture senza ancora il Cin, seguita da Firenze con il 43%, poi Livorno (39%), Massa-Carrara (33%), Pistoia (31%), Prato (30%), Lucca (29%), Arezzo (25%) e Pisa (24%). Siena, invece, con il 20% di strutture ancora senza CIN è la più “virtuosa”.

Il Cin, poi, una volta ottenuto, dovrà essere esposto all’esterno dello stabile in cui è collocato l’appartamento concesso in locazione, oltre che essere indicato in ogni annuncio dell’immobile, sia su carta stampata che online, in particolare per gli annunci pubblicati sulle online travel agencies (ndr. Airbnb, Booking, ecc). E in caso di mancata osservanza delle nuove prescrizioni sono previste pesanti sanzioni ammoniscono gli esperti legali in real estate dello studio professionale multidisciplinare Rödl & Partner.

Ma cosa rischia chi non si adegua?  “Lo svolgimento della locazione turistica breve per un immobile privo del Cin viene punito con una sanzione pecuniaria da 800 a 8mila euro – sottolinea l’avvocato Gennaro Sposato di Rödl & Partner – mentre la mancata esposizione viene sanzionata con pena pecuniaria da 500 a 5mila euro, in relazione alla dimensione dell’immobile nonché con la immediata rimozione dell’annuncio irregolare pubblicato. Poi, in caso di insussistenza dei requisiti di sicurezza degli impianti trovano applicazione le relative sanzioni regionali o statali, mentre in caso di assenza dei rilevatori e degli estintori è prevista l’applicazione di una sanzione pecuniaria da 600 a 6.000 euro per violazione accertata.”

Ma non è tutto perché tra le nuove prescrizioni introdotte dal decreto legge è necessario, in caso di svolgimento dell’attività di locazione turistica o breve in forma imprenditoriale, che il titolare dell’attività presenti presso lo Sportello Unico per le Attività Produttive del proprio Comune la Segnalazione Certificato di Inizio Attività (SCIA) “Pena l’applicazione, in caso di mancata osservanza, di una sanzione pecuniaria da 2.000 a 10.000 Euro, in relazione alle dimensioni dell’immobile” chiarisce l’esperto legale dello studio Rödl & Partner.