Piantumazione alberi ad AST Terni: intervento non soddisfa le attese
Piantumazione alberi ad AST – Le Acciaierie Arvedi-AST hanno recentemente concluso la piantumazione di 44 cipressi presso il quartiere Prisciano di Terni. Tuttavia, il Comitato Prisciano-Terni est esprime insoddisfazione per l’iniziativa, ritenendola inadeguata rispetto agli obiettivi fissati dalla Determina Dirigenziale n. 10453 del 9 ottobre 2023 e alle richieste del Sindaco, avanzate alla Regione nel settembre 2023.
Critiche al progetto
Il piano avrebbe dovuto prevedere la creazione di una barriera verde per contenere le emissioni diffuse derivanti dalla gestione della scoria bianca, almeno fino alla realizzazione del capannone che ne permetterà il trattamento al chiuso. Le altre misure richieste comprendevano:
- Modifica del percorso dei mezzi per il trasporto della scoria alla discarica di Valle.
- Installazione di un impianto lava-ruote per i veicoli in uscita dal magazzino Metal Recovery.
- Intensificazione della pulizia delle aree tramite moto-spazzatrice.
Secondo il Comitato, tali azioni erano necessarie per mitigare i danni ambientali che affliggono il quartiere da oltre 30 anni.
Barriera verde inefficace
Gli alberi piantati, cipressi alti circa 2,5 metri con una crescita annua stimata tra i 60 e i 100 cm, non riusciranno a formare una barriera efficace prima di 15 anni, nel migliore dei casi. Ciò rende l’intervento, secondo il Comitato, inadeguato come “misura tampone” per affrontare le criticità legate alle polveri.
“La necessità immediata della comunità richiedeva azioni più incisive e rapide,” afferma il Comitato, sottolineando che la scelta di piantare alberi già adulti avrebbe comportato costi elevati e un alto rischio di fallimento nell’attecchimento, ma sarebbe stata l’unica soluzione per risultati immediati.
Mancata copertura del perimetro
Un ulteriore punto critico riguarda la localizzazione della piantumazione, limitata al circolo di Prisciano e non estesa lungo Strada della Romita, come richiesto dal Sindaco. Questa omissione lascia scoperta oltre metà del quartiere, l’area più colpita dalle polveri, come dimostrano anche immagini satellitari che evidenziano tetti visibilmente più grigi.
La Determina Dirigenziale prevedeva anche una valutazione dello stato delle barriere verdi esistenti lungo la strada, ma i cipressi presenti sono descritti dal Comitato come “fatiscenti, secche e spoglie”, incapaci di svolgere il loro compito e potenzialmente pericolosi in caso di maltempo.
Richieste e domande aperte
Il Comitato Prisciano-Terni est solleva diverse questioni, chiedendo risposte chiare alle istituzioni:
- Perché si è scelto un intervento che non risolve le problematiche immediate?
- L’operazione realizzata è stata verificata rispetto alle prescrizioni?
- Per quale motivo la zona più critica è stata esclusa?
- Quali misure concrete saranno adottate per rispettare gli impegni assunti?
- Come si intende colmare la lacuna temporale necessaria affinché la barriera verde diventi efficace?
“Non possiamo accettare interventi di facciata che ignorano le urgenze ambientali e sanitarie,” conclude il Comitato, sollecitando azioni concrete e immediate.
Il futuro del quartiere
L’appello è rivolto al Comune e alla Regione affinché collaborino con AST per implementare soluzioni sostenibili ed efficaci a tutela della salute e dell’ambiente. La comunità del quartiere Prisciano attende interventi che possano davvero segnare un cambiamento, evitando ulteriori ritardi.
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