Lo scorso 28 novembre 2024 la Commissione europea ha adottato le nuove regole generali per le principali funzionalità e certificazioni dell’European Digital Identity (eID) Wallet, promosso nell’ambito del Quadro Europeo dell’Identità Digitale.
Queste nuove regole permetteranno agli Stati membri (e all’UE tutta) di fare importanti passi avanti nel percorso di elaborazione e rilascio dei propri “portafogli digitali” entro la fine del 2026.
Nello specifico, sono in implementazione regolamenti che stabiliranno standard uniformi, specifiche e procedure per le diverse funzionalità dei wallet: l’indicazione di regole condivise permetterà agli Stati membri di sviluppare sistemi interoperabili e utilizzabili nei diversi paesi dell’Unione, assicurando agli utenti la protezione della propria privacy (le cui impostazioni potranno essere verificate da una dashboard apposita).
Ma quale sarà l’uso di questo nuovo “portafoglio”? Offrirà agli utenti e alle imprese un modo universale, affidabile e sicuro per identificarsi e per accedere a servizi, pubblici e privati: potrà essere utilizzato per l’apertura di un nuovo conto in banca, per provare la propria età, rinnovare prescrizioni mediche, noleggiare una macchina e molto altro.
Nel frattempo, da ieri, mercoledì 4 dicembre 2024, in Italia tutti i cittadini possono accedere alla prima fase di IT-Wallet e ottenere la versione digitale dei propri documenti su app IO.
Con la nuova funzionalità “Documenti su IO” è possibile aggiungere nella sezione “Portafoglio” di app IO la versione digitale della Patente di guida, della Tessera Sanitaria – Tessera Europea di Assicurazione Malattia e della Carta Europea della Disabilità.
In attesa della piena operatività del portafoglio digitale italiano, prevista per il 2025, la sezione “Documenti su IO” anticipa alcune funzionalità del futuro IT-Wallet pubblico. Il passo finale sarà compiuto, infine, nel 2026 quando il sistema di portafoglio digitale IT-Wallet sarà unificato con il sistema eID-Wallet a livello europeo, consentendo a questo modo di usufruire dei servizi e delle funzionalità in tutti i paesi dell’UE.
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