Denunciati quattro rumeni, il bonifico di ventimila euro arriva… con uno zero in meno
Ci sono voluti alcuni giorni di serrate indagini, alla fine gli agenti del commissariato di Jesi sono venuti a capo di una truffa organizzata da quattro persone di cittadinanza rumena, due donne di 27 e 26 anni e due uomini di 25 e 24 anni. Per loro è scattata una denuncia per truffa in concorso.
A fine novembre un 46enne jesino ha pubblicato un annuncio su un sito di vendite per la vendita della sua Bmw Grand Coupé al prezzo di 22 mila euro. Il primo contatto è stato con una donna che ha dichiarato di essere interessata all’acquisto; dopo uno scambio di messaggi è stato stabilito il prezzo 20 mila euro
Per cautelarsi il venditore ha specificato di pretendere un assegno circolare o un bonifico istantaneo, come mezzo di pagamento. Qualche giorno dopo presso la sua abitazione si sono presentate quattro persone che hanno richiesto di vedere l’auto; tutti quanti si sono recati presso un’agenzia di pratiche auto per sbrigare il passaggio di proprietĂ
A quel punto il quartetto dei truffatori ha messo in atto il piano, sicuramente già studiato: invece dell’assegno circolare la donna ha presentato un assegno postale di 20 mila euro; alle prime obiezioni del 46enne è stato fatto intendere che l’assegno fosse davvero circolare e quindi coperto e che i due uomini erano soci in una attività economica, di conseguenza solvibili.
Il giorno dopo il venditore è andato all’ufficio postale per l’incasso dell’assegno, risultato scoperto; la donna del contatto iniziale si era dimostrata falsamente dispiaciuta per l’accaduto, rassicurando l’uomo si era impegnata ad effettuare un bonifico ma l’accredito è stato di 2 euro e non 20 mila come avrebbe dovuto essere. Da una attenta analisi si è capito che la distinta di bonifico anticipata al venditore era stata contraffatta grossolanamente. A quel punto la donna ha smesso di rispondere al telefono, la truffa era stata eseguita.
I quattro truffatori sono stati rintracciati e denunciati; non nuovi a truffe di questo genere, si erano giĂ appropriati di altri veicoli per un valore superiore a 100 mila euro.
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