Pordenone – La nuova sede dell’ITS Academy Alto Adriatico al Gino Valle Center di Pordenone (ex “Bronx”) è stata inaugurata ieri 5 dicembre alla presenza dell’assessora all’istruzione e lavoro Alessia Rosolen, del presidente di Confindustria Alto Adriatico Michelangelo Agrusti, del presidente designato di Confindustria Udine Luigino Pozzo, del vicesindaco reggente Alberto Parigi e di altre autorità istituzionali.
Con una superficie di 750 metri quadrati, pronti a ospitare già da gennaio 120 studenti, e ulteriori 1.000 metri quadrati già acquisiti per espansioni future, la nuova sede dell’ITS Academy si candida a divenire un polo di eccellenza della formazione in Regione. Tuttavia non mancano alcune criticità, evidenziate dagli studenti.
Aspetti innovativi
Agrusti, in qualità di presidente della Fondazione ITS Academy Alto Adriatico, nell’aprire la presentazione ha sottolineato la straordinaria rapidità dei lavori, completati in soli quattro mesi grazie a un rigoroso rispetto delle procedure degli appalti pubblici. «Questa velocità dovrebbe diventare la normalità», ha affermato Agrusti, evidenziando l’importanza di tale esempio per il settore pubblico e privato. L’investimento, pari a 14,5 milioni di euro, finanziato attraverso fondi del PNRR e risorse regionali, è stato descritto come un modello di efficienza e visione strategica.
La nuova sede del Gino Valle Center – hanno spiegato i promotori – non è solo un luogo fisico, ma il cuore di un ecosistema formativo che si estende su tutto il territorio del Friuli Venezia Giulia.
Accanto ai moderni spazi educativi, il progetto si arricchisce di laboratori all’avanguardia come quelli di San Vito al Tagliamento, presso la Lean Experience Factory (LEF), e di Amaro, dove l’alta tecnologia incontra le esigenze formative delle imprese. Questa rete interconnessa, composta da 24 laboratori, consente agli studenti di accedere a un’esperienza formativa unica, che integra ricerca, tecnologia e competenze pratiche.
Le criticità
Alcuni studenti hanno segnalato diverse problematiche che rischiano di rendere complessa l’esperienza educativa nella nuova struttura.
ITS Academy offre spazi moderni e laboratori all’avanguardia, ma presenta alcune difficoltà di accessibilità. Per chi dispone di un mezzo privato, raggiungerla si rivela complicato. Gli studenti sottolineano che il parcheggio libero (cioè non a pagamento) più vicino si trova a oltre 20 minuti a piedi, una situazione che si aggiunge ai già lunghi tempi di viaggio per chi vive fuori città. L’assenza di alternative per il trasporto pubblico adeguate o di agevolazioni per parcheggi vicini crea un disagio significativo, obbligando molti a partire con largo anticipo per non rischiare di arrivare in ritardo alle lezioni.
Anche sul fronte organizzativo sono emerse criticità. L’apertura della nuova sede, prevista per gennaio, è stata annunciata senza un’adeguata comunicazione preventiva. Gli studenti si troveranno trasferiti in questa nuova struttura senza alcun margine per organizzarsi, con l’aggravante di abbonamenti annuali ai trasporti già sottoscritti per la sede precedente, che non possono essere rimborsati né modificati.
A questa difficoltà si aggiunge una sensazione di mancato supporto: chi ha sollevato problemi, secondo alcuni studenti, si è sentito rispondere che dovrà “arrangiarsi”. Una posizione che, per molti, stride con la missione stessa dell’ITS di rendere accessibile la formazione.
Questi disagi si contrappongono a un progetto che, sulla carta, punta a offrire spazi innovativi e laboratori di eccellenza. I nuovi ambienti includono strutture avanzate per la cybersecurity, il 5G e il cloud computing, accanto a un’infrastruttura progettata per essere il fulcro di un sistema educativo interconnesso in tutta la regione Friuli Venezia Giulia. Tuttavia, la modernità degli strumenti rischia di essere vanificata dalla difficoltà di accesso, che potrebbe scoraggiare alcuni studenti, specialmente quelli provenienti da contesti più lontani o meno abbienti.
Michelangelo Agrusti, presidente della Fondazione ITS Academy Alto Adriatico, ha sostenuto con convinzione il progetto, sottolineando l’importanza di un’offerta formativa di alto livello in un mondo sempre più competitivo, il che è assolutamente condivisibile. Tuttavia, i benefici prospettati sembrano scontrarsi con le difficoltà quotidiane vissute dagli studenti. Il rischio, secondo alcune voci critiche, è che queste problematiche logistiche e organizzative possano compromettere la reale accessibilità al percorso formativo.
Il vicesindaco reggente Alberto Parigi ha definito l’insediamento dell’ITS il primo passo verso una cittadella della formazione, destinata a trasformare l’intera area del Gino Valle Center. Tuttavia, affinché questa visione si concretizzi in maniera inclusiva, appare necessario affrontare con attenzione le criticità evidenziate dai giovani iscritti. La modernità delle strutture e l’innovazione tecnologica non bastano da sole a garantire il successo di un progetto che, per sua natura, dovrebbe mettere al centro le esigenze delle persone a cui è rivolto: gli studenti.
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