“Più forti insieme, verso una rete sociale di mutuo aiuto” è il nuovo progetto creato da ASST Garda in collaborazione con il Centro Diurno Disabili Fobap ANFFAS di Toscolano Maderno e Centro Socio Educativo Arcobaleno – Coop La Cordata di Roè Volciano, finalizzato a creare un una rete di sostegno dedicata ai genitori di soggetti portatori di disabilità, con l’obiettivo di supportarli nel quotidiano facendo rete con i Comuni, le Coop e le Associazioni del territorio.
Più Forti Insieme, nasce dalla consapevolezza che essere genitori di un figlio con disabilità rappresenta un’esperienza che porta con sé momenti di gioia e sconforto, sfide e conquiste. Le famiglie si trovano spesso ad affrontare grandi impegni a cui talvolta può subentrare un senso di sopraffazione e solitudine che rende ancora più gravoso il compito quotidiano; spesso si avverte la necessità di un sostegno concreto e di una condivisione profonda con chi vive esperienze simili.
I Centri Diurni offrono un supporto fondamentale e indispensabile a queste famiglie, ma non possono coprire tutte le necessità. Spesso, infatti, sorgono esigenze improvvise, come una malattia, un’assenza o semplicemente la necessità di un po’ di respiro o conforto.
“Per questo motivo – spiegano i promotori – abbiamo pensato di organizzare dei gruppi di sostegno per genitori di persone con disabilità, un luogo dove poter condividere le esperienze, confrontarsi sulle difficoltà quotidiane, mettere insieme le risorse e le conoscenze acquisite e, soprattutto, trovare conforto nel sapere di non essere soli. Già dai primi incontri abbiamo riscontrato una positiva partecipazione unita alla voglia di collaborare e mettersi in gioco».
E ancora: “I nostri genitori hanno portato risorse e conoscenze, da qui è nata l’esigenza di creare una rete di supporto territoriale a partire dalle risorse già presenti e che aiuti ad affrontare le sfide quotidiane con maggiore serenità e nel contrasto del senso di solitudine.
L’idea è quella di dare vita a un luogo, un sito o un documento dove queste famiglie possano attingere a servizi di sollievo, occasioni ricreative, di svago ma anche supporto concreto.
Hanno detto
«È un tema che ci tocca tutti», ha detto l’assessore ai servizi sociali di Salò, Marcella Merigo.
«I servizi attivi – dice Roberta Chiesa, direttore generale di Asst Garda – sono tanti, serve far sapere che esistono e come accedervi». Serve una bussola «per orientare le famiglie e i caregiver – continua Chiesa -, che sono una risorsa da aiutare e sostenere, perchè senza il loro impegno il sistema sanitario nazionale non sarebbe in grado di reggere».
«Famiglie eroiche», le definisce Giorgia Ventimiglia, dirigente psicologo presso il Servizio Disabilità di Asst e promotrice del progetto. «Ora l’obiettivo – continua Ventimiglia – è concretizzare il progetto dando vita a un luogo, un sito o un documento dove queste famiglie possano attingere a servizi di sollievo, occasioni ricreative, di svago ma anche supporto concreto».
I gruppi si svolgono con cadenza mensile, sia nel Centro Diurno Disabili sia nel Centro Socio Educativo in orario precedente l’uscita dalla struttura, in modo da facilitare il rientro a casa fra utenti e genitori.
Gli incontro sono condotti dalla Psicologa e dall’Assistente sociale del Servizio Disabilità dell’ASST Garda e da Alessandro Cantoni coordinatore del Centro Diurno Disabili di Fobap ANFFAS e da Erika Sanca, educatrice professionale del Centro Socio Educativo.
Inoltre, si stanno incontrando associazioni, enti locali e comuni per cercare sinergie fra le risorse del territorio
Perché questo progetto è importante?
Ai genitori si offre uno spazio sicuro per condividere emozioni e preoccupazioni, acquisire nuove conoscenze e sentirsi parte di una comunità.
Per i ragazzi, invece, promuove il benessere, l’inclusione sociale, creando un ambiente familiare più sereno e favorevole alla crescita.
Per la comunità si contribuisce a costruire una società più inclusiva e attenta ai bisogni delle persone con disabilità.
Come si sta realizzando questo progetto?
Ascoltando i genitori in gruppo, ma anche singolarmente: coinvolgendoli attivamente nella definizione delle attività e degli obiettivi del progetto, per garantire che risponda realmente ai loro bisogni.
Creando una rete di sostegno sociale sul territorio: gli organizzatori sono in contatto con le istituzioni locali, le associazioni e i servizi sul territorio per offrire un supporto completo e integrato, contattando le associazioni presenti sul territorio e valutando le opportunità che queste offrono.
Facilitando il confronto fra cittadini, enti e istituzioni si creano occasioni di confronto e scambio di esperienze e risorse, favorendo così, la creazione di una rete di sostegno reciproco.
Più Forti Insieme è un progetto pilota, esportabile ad altre realtà/territori.
«Siamo convinti – dicono i promotori – che insieme possiamo costruire un futuro migliore per tutti. La parola chiave di questo progetto è “servizio”, inteso come un gesto di solidarietà verso l’altro. Crediamo fortemente che solo attraverso la collaborazione e la condivisione possiamo costruire una comunità più solidale e inclusiva”.
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