Dal nuovo anno la busta paga sarà più leggera. Cosa sta cambiando e quanto prenderemo in meno a causa di nuove tasse e contributi.
Brutte notizie arrivano a fine anno per i lavoratori dipendenti. Con la nuova Legge di Bilancio sembra proprio che la busta paga del prossimo anno sarà più leggera.
E questo non farà felice nessuno. Sono diversi i cambiamenti sul calcolo che saranno introdotti, che porteranno ad un importo più basso.
Cambiamenti che riguarderanno sia la parte contributiva che quella fiscale, abbassando il netto.
Andiamo a vedere cosa sappiamo e cosa dobbiamo aspettarci a partire da gennaio 2025.
Busta paga: da gennaio 2025 sarà più bassa
Come fa sapere money.it la nuova Legge di Bilancio cambierà un po’ di cose anche per quanto riguarda la busta paga 2025 comportando un netto più basso per molti lavoratori. Il netto si calcola sottraendo dall’imponibile lordo i contributi fiscali, e applicando sulla restante parte le ritenute fiscali comprese le addizionali regionali e comunali. Si tratta, come abbiamo accennato, ad una parte contributiva e una fiscale.
Le nuove regole saranno applicate ai redditi fino a 40.000 euro. “È vero infatti” scrive il citato sito “che il governo ha confermato il taglio del cuneo (ossia la differenza che c’è tra lordo e netto dello stipendio), ma nel farlo è passato da uno sgravio contributivo a uno di tipo fiscale”. Andremo quindi a pagare meno imposte, ma a versare più contributi.
Cosa cambia
A salvarsi saranno le lavoratrici che in busta paga prendono il bonus mamme. Per tutti gli altri, anche per i redditi fino a 35.000 euro, la quota di contributi a carico del lavoratore torna a essere versata per intero, a differenza del 2024. Quest’anno infatti l’aliquota, del 6% o 7% per gli stipendi fino a 1.923 euro è stata ridotta. Dal prossimo anno invece sarà piena per tutti, nessuna riduzione. Il che significa 9,19% per quanto riguarda i lavoratori del settore privato, e 8,80% per i lavoratori pubblici.
Il cuneo fiscale sarà modificato e sarà applicata, invece della riduzione dei contributi, quella dell’imposta sul reddito “attraverso l’introduzione di un nuovo trattamento integrativo e alla maggiorazione della detrazione”. Come abbiamo già detto ciò comporterà una riduzione dell’imposta ma un aumento dei contributi versati. Infine tra le novità che andranno ad alleggerire la busta paga, money.it segnala “la Manovra cancella il diritto alle detrazioni per i figli che seppure a carico (con reddito inferiore a 2.840,51 euro) hanno compiuto i 30 anni, eccezion fatta per quelli con disabilità”.
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui
***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****
Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link
Informativa sui diritti di autore
La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni: la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.
Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?
Clicca qui