Vendere all’asta la propria abitazione, incaricando un notaio di occuparsi della faccenda. È una possibilità con parecchi vantaggi, tra cui la sicurezza per venditore e acquirente che l’immobile ha tutte le carte in regola. Questo può avvenire sfruttando l’articolo 1336 del codice civile, sull’offerta al pubblico di vendita di immobili. Ad approfondire le modalità pratiche dell’operazione è il Consiglio nazionale del notariato con lo studio Studio Civilistico n. 153-2014/C, che studia le condizioni di legittimità di una facoltà che potrebbe anche dare una mano a sbloccare il mercato immobiliare. In sostanza il venditore che dà incarico al notaio di bandire l’asta, sottoscrivendo contemporaneamente un’offerta al pubblico in forma pubblica.
Al notaio è richiesta, a questo punto, un’attività di verifica e controllo, prima della predisposizione del bando d’asta, non soltanto per garantire la perfetta conformità dell’immobile e la sua assoluta assenza di vizi, ma anche, quando è il caso, per rendere evidenti nel bando gli eventuali vizi urbanistici o di altra natura riscontrati e quali siano le garanzie prestate dal venditore. Il notaio, quindi, bandisce l’asta e redige il verbale di aggiudicazione, individuando l’aggiudicatario e determinando il prezzo di aggiudicazione. Seguono altri adempimenti per perfezionare la conclusione del contratto.
L’articolo completo su ItaliaOggi di venerdì 23 ottobre.
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