Sulla Slm volano stracci nel centrodestra. Già ieri, a caldo, il capogruppo di Forza Italia Mauro Anzalone aveva mostrato tutto il proprio disappunto rispetto alla scelta dell’amministrazione comunale di Latina di non presentare alcuna offerta per l’acquisto della ex Slm di Latina scalo. Ma anche nel day after Anzalone non cede di un millimetro e se possibile è ancora più duro: «questo colpo basso mette il timbro ad una crisi iniziata, certificata».
A rispondergli per le rime è il capogruppo di Fratelli d’Italia Cesare Bruni secondo il quale «quel che dice Anzalone è infondato, ed anche ingeneroso. Tutta la maggioranza ha sostenuto la mozione per l’acquisto della Slm. Noi di Fratelli d’Italia, poi, non accettiamo lezioni d’amore per il territorio da chicchessia. E neppure lezioni di correttezza istituzionale. Crisi, rottura istituzionale? Non sarebbe giustificata da questa vicenda. Poi se c’è altro non saprei». Insomma, un clima decisamente caldo e per nulla natalizio quello che si respira nella maggioranza Celentano.
Facciamo un po’ d’ordine sulla vicenda. L’ex zuccherificio di Latina Scalo è andato all’asta a un privato, che ha presentato un’offerta di 1,9 milioni con un rialzo di 150 mila euro. Un prezzo stracciato per una struttura molto ampia anche se in condizioni di totale abbandono. Per chi ci sa fare, certamente un investimento. La questione politica però è seria, in quanto Forza Italia ma anche esponenti di Fratelli d’Italia, in diverse occasioni hanno invitato sindaco e giunta a rilevare l’immobile così da destinarlo a finalità sociali o comunque pubbliche. In Consiglio comunale fu votata una mozione, all’unanimità, che impegnava il Comune a cercare di acquistare l’immobile.
Il capogruppo di Forza Italia Anzalone, conferma: «Avevo chiesto un impegno alla maggioranza di centro destra di cui fa parte Forza Italia, a settembre sono riuscito fra mille ostacoli e qualche trappola, a portare in consiglio comunale una mozione indirizzata ad acquistarlo e poi successivamente trasformarlo in una sede universitaria, un centro sportivo o in un centro polivalente per i giovani della nostra città, insomma uno spazio comune per le nuove generazioni. Mi sono speso tanto, ho combattuto in ogni sede, perché poteva essere il volano economico della nostra città, un esempio di rinascita dal punto di vista strutturale ed aggregativo». L’assessore Ada Nasti, titolare del Patrimonio, ha spiegato che l’acquisto era complesso per tutta una serie di motivi procedurali.
Ma Anzalone non sente ragioni. «All’asta per acquistare lo stabile, lo scorso 4 dicembre, il Comune di Latina non partecipa e l’ex zuccherificio viene acquistato dall’unico partecipante, un privato. Praticamente è stato regalato un terreno di 30 ettari ad una società privata che nessuno conosce e che non sappiamo cosa intende farci». Secondo Anzalone «quello che è successo è gravissimo, a livello politico ed amministrativo, all’interno della maggioranza che governa la città, c’è qualcuno che ha tramato contro Forza Italia ma facendo un grave errore perché, il male non lo ha fatto a Forza Italia ma a tutta la città, ai nostri giovani, alla comunità non solo di Latina scalo ma dell’intera provincia».
Ma la questione più spinosa, ora, è politica. «Una cosa è certa – tuona Anzalone – nella maggioranza che amministra la città è chiaro che ormai non c’è più l’armonia di qualche mese fa e questo colpo basso mette il timbro ad una crisi iniziata certificata. Forza Italia ed il sottoscritto non si faranno mettere il bavaglio da chi non ama il territorio e da chi non si impegna per il futuro dei nostri figli, la vicenda vergognosa dell’ex zuccherificio per quanto mi riguarda, apre una ferita insanabile all’interno della maggioranza che amministra Latina».
La replica del capogruppo di Fratelli d’Italia Cesare Bruni non si fa attendere ed è fulminea: «L’affermazione che si sia trattato di un atto contro FI, è completamente errata ed infondata. Giova ricordare, infatti, che la mozione per l’acquisizione è stata preparata dal consigliere di FdI Giuseppe Coluzzi, il quale ovviamente l’ha anche sottoscritta. Ed in aula è stata votata e sostenuta dall’intera maggioranza. Così come è infondato, ed anche ingeneroso, affermare che la Giunta Celentano, nella quale siede anche il rappresentante di FI, sia rimasta inattiva. Al contrario, come tutta la maggioranza, nessuno escluso, ha potuto ampiamente verificare, il percorso verso una possibile acquisizione necessitava di tempo, oltre che per la redazione del progetto di utilità pubblica che è elemento indispensabile per legge, per reperire le ingenti risorse necessarie. Peraltro, occorreva anche reperire le somme per, quantomeno, la messa in sicurezza del sito una volta acquisito. Tempi, purtroppo, molto stretti. A tale scopo, l’Amministrazione ha provato ad ottenere un rinvio dell’asta, che non è stato concesso. Certamente, se il percorso verso l’obiettivo dell’acquisizione fosse stato iniziato qualche anno fa, magari anche durante il periodo in cui FI era al governo della città con Lbc, forse oggi staremmo parlando di altro».
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