Qualche bottiglia e flacone di plastica, una corda e diecimila luci led. Pochi semplici ingredienti per l’albero di Natale coloratissimo, rigorosamente green e interamente riciclato della Fondazione Pisa che da ieri è stato acceso davanti a Palazzo Blu.
Una creazione, alta 12 metri, frutto dell’abilità e della fantasia di circa 650 ragazzi delle scuole medie Gamerra, Mazzini, Toniolo e della scuola primaria Biagi grazie alla collaborazione fra Fondazione Pisa e Scart, il laboratorio artistico del Gruppo Hera che trasforma i rifiuti in opere d’arte negli impianti del Gruppo di Ospedaletto e Santa Croce sull’Arno.
“Con il 2024 sono cinque anni che collaboriamo con Scart – ha affermato Stefano Del Corso, presidente della Fondazione Pisa – per realizzare un albero di Natale che, in nome del binomio ambiente e cultura, vuole contribuire a far crescere una sensibilità verso un uso più attento delle risorse, limitate, del pianeta”.
La cerimonia di accensione è stata accompagnata dalle voci di 80 bambini delle scuole che, diretti dal maestro Stefano Barandoni con l’accompagnamento al piano di Mariagrazia Marano, hanno allietato i presenti con i canti di Natale, all’interno della Chiesa di Santa Cristina. Poi… Luce fu.
L’albero è stato addobbato con circa 300 discendenti in materiale plastico, ognuno lungo di circa un metro e mezzo. Le tagliatelle sono state realizzate dagli studenti applicando a una corda molto resistente bottiglie e flaconi di plastica.
L’indicazione fornita ai ragazzi è stata quella di sbizzarrirsi sui colori, per ottenere il più possibile un effetto sgargiante e moltiforme, reso ancor più suggestivo dai cerchi orizzontali che a ogni 2 metri circa, spezzano il cono dalla cima alla base, rinnovando a ogni anello le rifrazioni cromatiche.
I cerchi, alti 40 cm, sono realizzati con bottiglie in plastica di colore verde e bianco, esattamente gli stessi materiali e colori con cui è formata la parte terminale dell’Albero. Per l’illuminazione sono state usate 8mila luci led a basso consumo e altre 2mila statiche, per un totale di ben 10mila luci.
“È l’occasione per promuovere – ha aggiunto Maurizio Gianid Direttore Marketing Herambiente e ideatore di Scart – con l’arte e l’emozione i valori che guidano il nostro lavoro: protezione dell’ambiente, massima attenzione al recupero e uso consapevole di ogni risorsa”.
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