L’Amministrazione comunale di Modena è da sempre impegnata nella tutela del benessere animale ed è convinta che utilizzare gli animali, specialmente quelli selvatici, negli spettacoli sia incompatibile con la dignità degli animali stessi e con il rispetto delle loro caratteristiche etologiche, in linea con quanto già sancito nella Dichiarazione universale dei diritti degli animali. E considera non più accettabile ritenere che l’esibizione di animali selvatici abbia valenza di conoscenza, anzi, è diseducativo mostrare l’animale fuori dal suo contesto naturale e costretto a eseguire esercizi contrari alla sua natura.
Per questo, pur consapevole di non poter sopperire alla carenza di norme a livello nazionale e in attesa di un decreto del Governo annunciato ma non ancora arrivato, sta rimettendo mano ai propri strumenti, dal Regolamento per il benessere animale al Regolamento di attendamento degli spettacoli viaggianti, per introdurre modifiche che possano assicurare il rispetto degli animali anche di quelli che, in maniera anacronistica, sono utilizzati negli spettacoli di intrattenimento.
Lo ha annunciato la vice sindaca, con delega ai Diritti e benessere animale, Francesca Maletti rispondendo, nella seduta consiliare di oggi, lunedì 9 dicembre, all’interrogazione presentata da Stefano Manicardi (Pd) sulla permanenza a Modena del Circo Maya Orfei Madagascar dal 25 ottobre al 10 novembre. Ricordando la presenza al circo di animali selvatici, tra i quali tigri, leoni, zebre, una giraffa, un elefante, un ippopotamo, il consigliere chiedeva se il Circo stesse avesse rispettato tutte le norme nazionali e comunali in materia di circhi e spettacoli viaggianti, oltre a quelle sulle manifestazioni con presenza di animali, se l’Amministrazione abbia effettuato controlli sulle condizioni e sul rispetto dei diritti degli animali e se abbia l’intenzione di rivedere le norme comunali in materia di circhi con presenza di animali anche alla luce della più profonda sensibilità sul benessere animale maturata negli ultimi anni.
Aprendo la sua risposta, l’assessora Maletti ha ripercorso l’impegno che il Comune di Modena ha da sempre messo nella tutela dei diritti e del benessere animale a partire dall’ordinanza emessa già nel 2001, dopo un confronto con le associazioni ambientaliste e l’Ente nazionale circhi e un passaggio in Commissione consiliare, che proibiva di utilizzare animali selvatici negli spettacoli e consentiva l’attendamento dei circhi sul territorio a condizione che fossero rispettati i parametri di detenzione degli animali stabiliti dalla commissione Cities. L’ordinanza si era dimostrata efficace e per diversi anni i circhi con animali selvatici non si sono attendati in città. L’ordinanza – ha ricordato Maletti – era stata impugnata a più riprese da diversi circhi ma Tar e Consiglio di Stato avevano respinto le loro istanze e nel 2011 il testo è entrato a far parte del Regolamento comunale per il benessere e la tutela degli animali di cui Modena si è dotata tra le prime città in Italia. Nel 2014, però, il Tar ha annullato gli articoli 40 e 41 del Regolamento (quelli che proibivano l’utilizzo degli animali e regolavano l’attendamento dei circhi) a dimostrazione che “senza strumenti normativi nazionali non è possibile adottare condotte che sostengano la dignità e il rispetto degli animali”. La legge nazionale di riferimento (che obbliga i Comuni a individuare un’area per l’attendamento dei circhi), infatti, risale al 1968. La legge delega 175 del 2017 ha disposto il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nelle attività circensi ma la delega è scaduta senza che venissero adottati i decreti attuativi e anche la successiva legge 106 del 2022 è ancora in attesa del decreto attuativo che, dopo la proroga decisa dal Governo a febbraio 2023, doveva essere emanato entro il 18 agosto 2024 e che, invece, ancora non si è visto.
Nello specifico del Circo Maya Orfei Madagascar, l’assessora ha chiarito che il Circo ha rispettato tutte le norme in vigore e che l’Amministrazione ha attivato il Servizio Veterinario dell’Ausl, ente di competenza per i controlli e le ispezioni sulle condizioni e sul rispetto degli animali, che non ha riscontrato irregolarità.
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