Nello stimolante spazio eventi dei Magazzini Generativi, Guido Caselli, direttore del Centro Studi di Unioncamere Emilia-Romagna, ha aperto la finale regionale del Premio Cambiamenti di CNA e CNA Next 2024, con un intervento tanto puntuale quanto stimolante: attraverso dati e metafore suggestive, ha delineato il panorama economico attuale e futuro dell’Emilia-Romagna, ponendo particolare enfasi sulle sfide che attendono l’artigianato e le piccole imprese.
Tra passato e futuro: un percorso nel tunnel del cambiamento
Caselli ha esordito con una metafora che ha catalizzato l’attenzione del pubblico: “Siamo sospesi fra il non-più e il non-ancora. I vecchi modi di agire non funzionano più, ma non abbiamo ancora trovato nuove modalità per risolvere i problemi.” Per affrontare questa transizione, ha proposto l’idea di “arredare il tunnel”, un invito a prepararsi per i cambiamenti attuali e futuri con un approccio resiliente e innovativo.
Dai dati presentati è emerso che l’artigianato sta attraversando un momento critico, con sei trimestri consecutivi di calo del fatturato nel settore manifatturiero. Tuttavia, ci sono segnali di crescita in ambiti emergenti come l’ICT, i servizi turistici e il commercio elettronico. “I numeri ci raccontano un mondo ricco di opportunità per chi ha idee, competenze e coraggio,” ha sottolineato Caselli, invitando gli imprenditori a guardare oltre le difficoltà.
La visione del futuro: tecnologia e capitale relazionale
Caselli ha affascinato la platea presentando una mappa innovativa basata sul “capitale relazionale” delle comunità locali, evidenziando come le relazioni siano determinanti per lo sviluppo economico: “I luoghi con maggiore intensità di relazioni sono quelli più capaci di attrarre persone e imprese. È qui che possiamo costruire il futuro.”
Nel suo intervento, ha anche affrontato il tema della tecnologia e del suo ruolo nell’artigianato. Attraverso esempi concreti e suggestioni, come tessuti sostenibili prodotti dagli scarti delle arance o auto d’epoca trasformate in veicoli elettrici, ha mostrato come innovazione e tradizione possano coesistere. “Non dobbiamo scegliere tra la sfoglina e il robot tortellinaro,” ha provocato. “Dobbiamo fondere l’intelligenza artificiale con la nostra intelligenza emotiva, sociale e creativa.”
Un artigianato ponte tra presente e futuro
Caselli ha concluso con una visione poetica dell’artigianato, definendolo un ponte tra passato e futuro, un luogo dove tradizione e innovazione trovano sintesi. “Ogni prodotto artigianale è un gesto di fiducia, una forma di memoria collettiva che guarda al futuro,” ha dichiarato, lasciando un messaggio di speranza e ispirazione al pubblico.
L’intervento di Caselli ha rappresentato un momento centrale della giornata, sottolineando l’importanza di adattarsi ai cambiamenti con creatività e visione, in linea con lo spirito del Premio Cambiamenti.
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